Un altro femminicidio a Milano. È successo in via Lope de Vega 1 ieri alle 12.20 quando un marocchino di 59 anni ha ucciso la moglie di 51 anni, anche lei marocchina, con una serie di coltellate, lasciando orfani i loro 4 figli.
L’uomo poi si è allontanato dall’appartamento, e ha chiamato il figlio più grande al telefono e gli ha detto cosa aveva fatto, poi ha chiamato lui stesso il 112. La centrale operativa del 112 ha inviato sul posto tutte le forze disponibili sia le radiomobili dei carabinieri sia le volanti della polizia di stato. Non si conosceva la situazione che si sarebbe trovata al momento dell’arrivo, se c’erano altre persone in pericolo e cosa stava facendo l’uomo. L’allarme è stato generale.
L’uomo è stato preso in custodia dai carabinieri che lo hanno trovato a circa un chilometro da casa, in viale Liguria. Si è consegnato autonomamente e si è preso subito la responsabilità della morte della moglie. La polizia si è invece occupata della parte relativa ai rilievi della scena del delitto e procederà per le indagini. La polizia scientifica si occupa della ricostruzione dei fatti.
Un codice rosso mancato?
Le indagini riguarderanno anche eventuali denunce precedenti da parte della donna o dei suoi familiari. Di Waffa Wafaa Charakoua, la vittima, e di suo marito Bouchaib Sidki, per ora si sa solo che i vicini parlano di liti frequenti, ad alta voce, tra le mura di casa. Erano sposati da parecchi anni, e
Spesso il femminicidio non nasce da un singolo episodio, ma è frutto di una escalation di violenze. Per questo le denunce sono importantissime, ed è necessario allontanarsi dai partner violenti, prima che sia troppo tardi. La tipologia di comportamento di chi usa la violenza per affermare il predominio in una relazione sentimentale, anche durante le litigate, porta solo alla crescita delle violenze.