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venerdì, 26 Aprile, 2024

FABIO MARTORANA SI RACCONTA A CUORE APERTO

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di Sonia Giugno

Protagonista del panorama musicale indipendente italiano con due singoli di successo (Anima Bianca e Essere Come Sei), in distribuzione sulle principali piattaforme streaming, Fabio Martorana, si racconta a cuore aperto. Una lunga intervista attraverso il percorso artistico con le aspettative, le emozioni e un messaggio preciso diretto al suo pubblico: “Avere il coraggio di amare, avere il coraggio di sentirsi liberi di essere fragili”.
In un mondo sempre più corrotto e brutale, dove lo scontro tra persone è all’ordine del giorno, Fabio Martorana ci invita a riflettere, a riscoprire la nostra anima e la nostra vera essenza per vivere in armonia, circondandoci di amore, nella libertà di esprimerci.


Ciao Fabio, benvenuto sulle nostre pagine! Ti chiediamo, per sciogliere il ghiaccio, di spendere qualche parola su di te.

Chi è Fabio Martorana? Come nasce l’artista? Raccontati ai nostri lettori…

“ Innanzi tutto Fabio Martorana è un padre. Mia figlia è tutto, la mia fonte di ispirazione e la mia ragione di vita. La forza e la delicatezza, l’amore al di sopra di ogni cosa. Poi, è un uomo con i piedi per terra e un eterno Peter Pan. Un contrasto ben evidente e strutturato. L’uomo e l’imprenditore che insistono nella sfera delle responsabilità e per la sua vita e per quella dei suoi dipendenti, l’uomo che ce l’ha fatta. Fabio Martorana artista è colui che sogna, immagina e crea.

Ho conseguito due lauree con impegno e dedizione e sono riuscito a creare il mio spazio nel mondo dell’imprenditoria e contemporaneamente ho portato avanti la mia più grande passione che è quella per l’arte, un amore incondizionato che mi ha dato la possibilità di scrivere dirigere ed interpretare un film (opera prima), realizzando anche la colonna sonora, diventando pertanto attore e cantautore


Secondo te, quali sono gli ingredienti che rendono Fabio Martorana la persona che è?

Cosa ti contraddistingue in maniera univoca come uomo e come artista?

“Credo di averlo, involontariamente, già accennato. Sicuramente essere diventato padre molto giovane ed essermi innamorato al primo istante di mia figlia, sentire la responsabilità di una vita ha caratterizzato e dato subito un’impronta alla mia giovane esistenza. Sono cresciuto in fretta, per vari motivi, e mi sono dovuto rimboccare le maniche e creare il mio spazio nel mondo, già a quattordici anni, quando gli altri ragazzi pensano a ben altro. Io sono andato via dalla Sicilia e sono diventato, passo dopo passo, l’uomo che sono adesso. La determinazione e il coraggio, ecco cosa mi caratterizzano, del resto sono cresciuto con una frase detta dal giudice antimafia per antonomasia: ‘Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola’.

Gli altri ingredienti sono gli aggettivi con i quali mi dipingono le persone a me molto vicine: sensibilità, altruismo, volontà, fermezza”.


Cosa ti contraddistingue in maniera univoca come uomo e come artista?

“Nulla, sono un intreccio. Forse più complicato di quanto possa apparire a prima vista. L’uomo e l’artista sono i due volti di una stessa medaglia. Sono uno il completamento dell’altro. La parte razionale e la parte irruente, quella sensata e quella dissennata. Potrei continuare all’infinito, di certo sia l’uomo che l’artista si contraddistinguono per la sensibilità. E’ una delle mie caratteristiche principali”. Segue l’altruismo e l’amore per il bello che racchiude l’amore per l’arte a tutto tondo”.


Entriamo nel vivo della musica. “Essere come sei” è il tuo nuovo singolo. Già distribuito su tutte le piattaforme digitali.

Un singolo importante che tratta un argomento delicato. La libertà di essere se stessi, di potersi sentire liberi di essere fragili. Vuoi spiegarci questo tuo punto di vista? Cosa desideri esprimere con questo singolo?

“La libertà di essere se stessi non credo sia solo un mio punto di vista, almeno spero che non lo sia. Tutti devono essere liberi di essere ciò che sono. In questo caso le mie parole sono dedicate all’amore ma il concetto è da estendersi a tutte le realtà, dai rapporti di amicizia al lavoro. Dobbiamo vivere le nostre fragilità e mostrarle senza tabù perché anche queste ci caratterizzano, tutti abbiamo qualcosa che ci rende vulnerabili.

Alcune fragilità, invece, si creano o la maggior parte delle volte, le creano gli altri, coloro che ci fanno sentire diversi perché magari amiamo una persona del nostro stesso sesso. Che poi… Non vorrei essere banale ma la domanda da porsi è quasi d’obbligo: diverso da chi? Non bisogna nascondere al mondo la propria fragilità, non dobbiamo indossare una maschera per celare le nostre debolezze. Ognuno di noi deve poter esprimere se stesso attraverso il dono della libertà.

Nessuno ha il diritto di giudicare, non a caso uso questo verbo, cosa sia normale e cosa non lo sia. Come ci si debba comportare e come non si possa. Come io possa vestirmi e come non debba farlo, chi si debba amare e chi no. Io credo, e ne sono fermamente convinto, che se rispettiamo noi stessi e il prossimo, la nostra libertà, ovunque ci sia dignità e si agisca secondo coscienza e decenza non ci siano limiti.

Ignoranza e pregiudizi hanno da sempre affibbiato delle regole all’amore, ma esso è agli antipodi da queste, rappresenta l’unica realtà al mondo che regole proprio non ne ha.  L’amore è dentro ognuno di noi e dentro ogni cosa, indipendentemente dal sesso e dal colore della pelle. L’amore è amore, semplicemente, sempre!

Nel verso “Non nasconderti da me… da te… da noi…” racconto quanto sia importante per tutte le persone potere amare liberamente senza inutili e malvagi pregiudizi”.


Proseguendo il discorso, quanto è importante oggi – in una società così bordeline, dove aggressività e violenza dilagano a dismisura – lanciare un messaggio positivo: un messaggio di amore e di libertà?

“Per combattere i pregiudizi dovremmo cambiare il nostro modo di vedere le cose, purtroppo viviamo in una società patriarcale e maschilista. Il messaggio diventa più ampio se solo volgiamo lo sguardo un po’ più in la. Donne che non hanno pari dignità sul lavoro, uomini derisi perché vestono un colore che gli stereotipi collegano all’essere femmina e via e via.

La libertà di essere noi stessi dovrebbe essere il cardine della vita di ogni singolo essere umano. ‘La mia libertà finisce dove comincia la vostra’ diceva Martin Luther King. Non credo ci siano altre parole che meglio possano rappresentare il mio pensiero. Sono capaci di colpire fino in fondo al cuore delle persone. In questa frase è riassunto tutto il significato della pace e della libertà. Quando una persona è libera lo è a dispetto di tutto il resto. Non si può e non si deve più avere paura di esprimere l’amore in ogni sua forma e in ogni suo colore”.

In fondo basterebbe solamente mettere da parte le convinzioni personali e gli egoismi per il bene comune, cioè di tutti”.


…e come si possono combattere certi pregiudizi oggi?

“Beh! Dovremmo cominciare dalle basi. In famiglia, a scuola, tra amici. I bambini nascono puri, scevri da pregiudizi e preconcetti. Siamo noi adulti che insegniamo loro a considerare in modo diverso una persona di colore, che radichiamo nel loro pensiero che una donna vale meno di un uomo, che se sei un omosessuale sei nato sbagliato.

Credo sia utile martellare la mente della gente, sì martellare. Continuare e continuare a ribadire che non esiste la diversità se non nel diverso che è dentro ognuno di noi in quanto soggetto unico”.


Come possiamo tornare all’essenza delle cose rinunciando all’apparenza?

“Anche qui una vera battaglia… la nostra società sembra basarsi più sull’apparire che sull’essere. Devi essere magro, devi essere bello, devi vestire in un certo modo.

 L’apparenza sembra ‘impossessarsi’ dell’aspetto interiore: l’immagine esteriore svuota quasi completamente l’interiorità.

Vivendo nella cosiddetta ‘società dell’immagine’ all’aspetto fisico viene attribuita molta importanza ma questo non deve farci dimenticare che solo in qualche caso il destino di una persona, il giudizio sulla persona dipenderà dal suo aspetto esteriore ma molto di più dal suo quoziente intellettivo, dal suo carattere, dalla sua preparazione, dalla sua cultura. Io credo sia più importante basare il nostro modo di vedere il prossimo su quanto ci sia in lui. Sulle cose che davvero contano come l’onestà, il rispetto, la sensibilità, l’altruismo, l’amore per il prossimo.

E spero che questo messaggio arrivi ai giovani. È difficile concepire la vita in modo diverso e complicato non lasciarsi trascinare troppo ma bisogna imparare ad essere più critici e più coscienti delle proprie capacità e basarsi su queste. Quando capiremo, anche noi adulti in realtà, che ognuno di noi può essere apprezzato per qualcosa che ha dentro avremo vinto non solo la battaglia ma anche la guerra contro l’effimero.

Con questo non voglio dire che non bisogna prendersi cura di se stessi, che non si debba curare il nostro corpo. Io sono il primo a farlo, mente sana in corpo sano. Nutriamoli entrambi. Dobbiamo aver fame di sapere e sapere come trattare il nostro corpo al meglio ma dobbiamo liberarci dall’ossessione di sembrare”.


Sappiamo che hai molti progetti in cantiere. Prima di “Essere come sei” è uscito il singolo di “Anima Bianca” che è anche la colonna sonora di un film. Tanto fermento e tante idee… Vuoi parlarcene?

“Anima bianca’ dipinge l’amore con colori in alcuni tratti delicati in altri forti e intensi, meravigliosi e unici. Eleganza, sensualità, evanescenza; riecheggia la voce di atmosfere quasi magiche che ricordano un’epoca lontana. Questo il racconto di ‘Anima bianca’ dove non si canta solo l’amore ma si racconta una storia, intensa e appassionante. Una storia d’amore coinvolgente e a tratti malinconica e tormentata come quella dei protagonisti del film ‘Oltre le nostre vite’.

La musica e il testo nascono in una sera d’autunno, un turbinio di emozioni che hanno pervaso la mia mente e il mio cuore e che sono diventate suoni e parole che, spero, arrivino dritte al cuore.

Ho descritto l’amore senza confini, dove lo spazio e il tempo sono una pura illusione e dove solo il vero amore può accompagnare due anime per l’eternità. E’ l’amore che ho raccontato nel mio film, quello che vivono i protagonisti. Non vi svelerò di più, naturalmente. Lo potrete vedere sulle principali piattaforme a partire dal prossimo marzo”.

 

Bene Fabio, ti lasciamo la possibilità di congedarti dai nostri lettori come meglio credi. Cosa vuoi dire a conclusione della nostra intervista?

“Potrei dirvi tantissime cose ma credo che dirò solo grazie. I miei due singoli hanno avuto un successo inaspettato, questo lo devo a chi mi segue, a chi ha creduto e crede in me e mi sostiene in questa strana pazzia che è l’amore per l’arte. Dirò grazie a mia figlia, alla mia famiglia, a chi ogni giorno accompagna la mia vita, ai miei amici più cari e a voi. A voi per avermi ascoltato e a tutti coloro che attraverso questa intervista mi conosceranno e, spero, apprezzeranno. Rinnovo con tutti voi l’appuntamento al prossimo singolo e a ‘Oltre le nostre vite’. Stay tuned!”.

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