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venerdì, 29 Marzo, 2024

È CRISI DI NUOVO: TEMPO DI SALIRE LE VETTE

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di Susanna Russo

È crisi di governo, un’altra volta. Ormai dovremmo esserci abituati eppure, ancora una volta, ci arriviamo impreparati; d’altra parte non c’è modo per arrivare pronti e consapevoli ad una crisi, altrimenti probabilmente non ci si arriverebbe nemmeno.
Questa volta però è successo tutto nel giro di poche settimane, da quando Di Maio ha dato il ben servito ai colleghi del Movimento 5 Stelle, contro cui adesso si rivolta, arrivando ad asserire che Giuseppe Conte abbia causato la crisi d’Italia. Infine il Movimento 5 Stelle ha dato il benservito al Governo.
Le crisi non sono mai state semplici ed indolori da affrontare, ma questa volta si tratta di affrontare un’altra microcrisi che, insieme a tutte le altre, dà vita ad una apparentemente insormontabile macrocrisi. C’è il covid, e continuerà ad esserci, ormai è tempo di farsene una ragione. C’è la guerra, ed è destinata a durare, altra consapevolezza che è giusto raggiungere. C’è la crisi economica da affrontare, i progetti del PNRR da gestire e ad ottobre ci sarà da varare la Legge di Bilancio, motivo per cui potrebbe essere pericoloso e controproducente andare al voto proprio in quel periodo.
Eppure c’è chi chiede a gran voce di andare alle urne, una su tutti il leader di Fratelli d’Italia, che non aspettava altro che il momento della rottura per ripristinare il suo ordine, forte del primo posto del suo partito nei sondaggi. “Riavviciniamo gli italiani al voto” esortano gli esponenti del partito, “se i cittadini si astengono è perché non si sentono più rappresentati da chi è al governo.”
Più ambivalente la posizione del leader del Carroccio, che chiarisce come il suo partito sia dalla parte degli italiani, senza però, nemmeno questa volta, chiarire effettivamente le sue volontà e le sue intenzioni.
Non servirebbe nemmeno precisarlo: Enrico Letta assicura piena fiducia al governo Draghi e si porta dietro tutta la scia dei suoi. Marattin, esponente di Italia Viva, ci va con i piedi di piombo, “la Legge di Bilancio non equivale a prendere un caffè al bar”, e nel frattempo si dice molto sollevato di essersi finalmente liberato dell’M5S.
Forza Italia rimane possibilista ed in bilico: “noi stiamo lavorando con la Lega, vedremo di trovare la migliore soluzione possibile”.
Insomma, oltre ad essere in crisi, si è in disaccordo sulla crisi stessa, sui modi in cui converrebbe gestirla ed affrontarla, se attraversarla, o baipassarla, se metterla in attesa, o non perder nemmeno un istante e salire subito sul ring perché questa volta, a vincere, sia davvero il migliore.
Difficile valutare quale sia la soluzione più saggia e lungimirante, a tal rigaurdo Seneca scrisse: “lasciamo ai pigri e ai vili le vie piane e sicure: i valorosi salgono alle vette.”

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