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venerdì, 19 Aprile, 2024

#conosciiltuosguardo. INTERESSATI, SE VUOI INTERESSARE!

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di Angelo Portale

Come mai i “giovani” non sono attratti dai nostri valori? Come mai, noi e il nostro mondo, risultiamo così poco interessanti? E come mai invece altri riescono ad esserlo così tanto da diventarne punti di riferimento – influencer –?

È ciò che si chiedono quegli adulti, genitori, educatori, insegnanti, catechisti, preti, suore, ecc., che sperano di diventare leader delle nuove generazioni tanto quanto Ferragni, Ghali, Ultimo, Irama, Cameron Dallas, Nikkie Tutorials, Gianluca Vacchi, Clio Zamatteo, Chiara Nasti, Charli D’Amelio, ed altri.

La prima domanda che faccio è: ma siamo sicuri che devono diventarlo?

Analizziamo la parola interesse. Etimologicamente significa esserein mezzo (esse-inter). Ciò che per me è interessante è tra le mie cose, è in posizione di importanza tra le mie cose, occupa spazio dentro di me.

Posso quindi dire: ciò che sta in mezzo alle mie cose, che sento mio, che sta in posizione di importanza, io lo considero interessante. Oppure: tale cosa interessante è per me un valore, gli riconosco un valore per cui sono disposto a spendere la mia attenzione per esso. Mi interessa, mi cattura, voglio ascoltarlo\seguirlo\leggerlo\guardarlo anche quando mi costa maggiore fatica, anzi sono disposto anche a rinunciare ad altro.

Ciò che cattura il mio interesse è sempre qualcosa che tocca le mie fibre interiori e le fa vibrare. È qualcosa che per me risulta significativo. Ciò che è significativo lo è perché appartiene al mio orizzonte di senso. La cultura dominante agisce sul mio senso e lo influenza. L’ambiente quindi ci plasma.

Gli interessi sono perciò condizionati\causati dall’educazione\cultura, dalle mode del momento e dal successo che queste hanno. I giovani sono oggi plasmati dalla cultura del momento (con i suoi aspetti positivi e con quelli negativi) e ne sono anche attratti e noi e i nostri contenuti spesso risultiamo poco interessanti. Certo, ciò varia anche in base all’età e alle esperienze ma cosa fare per stare almeno in una posizione di importanza dentro la loro vita?

Innanzitutto interessarci di loro con passione, in quanto persone, così come sono e poi anche dei loro interessi. Mostrargli che sono più importanti dei nostri valori e di ciò che vorremmo loro trasmettere. E poi, soprattutto, dimostrargli che non vogliamo cambiarli.

Non c’è una ricetta definita né definitiva e non ho nessuna pretesa di inventarla ma, forse, questo può essere un esperimento per iniziare. D’altronde chi si sente amato prima o poi si affida anche.

Non ci appartenga perciò la pretesa di diventare anche noi influencer (per loro) come o più di quelli odierni. Verrebbe meno il fisiologico e sano rifiuto verso la nostra autorità, quello scontro necessario affinché possano formarsi una loro identità. È legittimo che abbiano i loro interessi. È nostro dovere esserci in modo discreto e rispettoso, magari tra le loro cose importanti, non certo però al centro del loro universo. Ad ogni età equivale un mondo! Ci basti sapere che loro ci sanno vicini e comprensivi. Ci basti essere interpellati almeno nel momento del bisogno. Sarebbe già tantissimo!

La mia è solo una proposta e se vi ho annoiato chiedo venia ma non sperate di diventare influencer dei vostri figli, né dei vostri allievi, sarebbe deleterio, per voi e per loro. Gli educatori non possono esserlo, devono essere altro.

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6 COMMENTS

  1. Caro Angelo,vedo figli che sono sempre più specchio di genitori delusi, affaticati,con problemi economici, di lavoro e di conseguenza traditi dalla vita.Ecco i figli oggi sono questo, certo non tutti,ma la maggior parte.Figli che buttano via il loro tempo in cose futili, inseguendo mode e valori sbagliati, sicuramente anche colpa del martellante messaggio dei media.Come diceva qualcuno è come vedere un mondo di santi mancati per la paura di andare fino in fondo.

    • Caro Ezio, quello che vedi tu lo vedo anche io. Forse anche di più venendo a contatto ogni giorno con diverse centinaia a scuola. Ma malgrado la situazione drammatica non possiamo arrenderci. Facciamo quello che possiamo, quello che ci viene chiesto. Magari prendiamo colpi e rifiuti ma stiamo lì a loro disposizione. Un abbraccio!!

  2. Caro Angelo,vedo figli che sono sempre più specchio di genitori delusi, affaticati,con problemi economici, di lavoro e di conseguenza traditi dalla vita.Ecco i figli oggi sono questo, certo non tutti,ma la maggior parte.Figli che buttano via il loro tempo in cose futili, inseguendo mode e valori sbagliati, sicuramente anche colpa del martellante messaggio dei media.Come diceva qualcuno è come vedere un mondo di santi mancati per la paura di andare fino in fondo.

    • Caro Ezio, quello che vedi tu lo vedo anche io. Forse anche di più venendo a contatto ogni giorno con diverse centinaia a scuola. Ma malgrado la situazione drammatica non possiamo arrenderci. Facciamo quello che possiamo, quello che ci viene chiesto. Magari prendiamo colpi e rifiuti ma stiamo lì a loro disposizione. Un abbraccio!!

  3. Caro Angelo,vedo figli che sono sempre più specchio di genitori delusi, affaticati,con problemi economici, di lavoro e di conseguenza traditi dalla vita.Ecco i figli oggi sono questo, certo non tutti,ma la maggior parte.Figli che buttano via il loro tempo in cose futili, inseguendo mode e valori sbagliati, sicuramente anche colpa del martellante messaggio dei media.Come diceva qualcuno è come vedere un mondo di santi mancati per la paura di andare fino in fondo.

    • Caro Ezio, quello che vedi tu lo vedo anche io. Forse anche di più venendo a contatto ogni giorno con diverse centinaia a scuola. Ma malgrado la situazione drammatica non possiamo arrenderci. Facciamo quello che possiamo, quello che ci viene chiesto. Magari prendiamo colpi e rifiuti ma stiamo lì a loro disposizione. Un abbraccio!!

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