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venerdì, 29 Marzo, 2024

CLUBHOUSE: LA SVOLTA DEI SOCIAL NETWORK

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di Martina Biassoni

Clubhouse, la svolta dei social network nata a febbraio 2020 ed esplosa definitivamente in periodo di pandemia, vanta già milioni di utenti ed una valutazione in borsa di un miliardo di dollari.
Ma di cosa si tratta?
Clubhouse è un social network che si discosta dai normali linguaggi del web: di solito funzionano con immagini e video, si interagisce con brevi commenti scritti oppure con i più semplici like, invece Clubhouse è progettato unicamente per un’interazione orale. Ebbene sì, la comunicazione avviene per messaggi vocali fra utenti che sono parte di una stanza (la “room”) sia in quanto organizzatori di un evento, sia in quanto pubblico ascoltatore che può, all’eventualità, richiedere di intervenire.

Un cambio di paradigma per la vittoria sui competitor

Un cambio di paradigma, quindi, che sembra essere stato la scelta vincente per il neonato della Silicon Valley, infatti il suo grande successo lo si deve proprio alla diversità di offerta e di metodologia di fruibilità di contenuti: per partecipare ad una conversazione bisogna connettersi in una stanza ed ascoltare, un’operazione che richiede tempo ed attenzione, due concetti che sui social tradizionali non hanno molto successo.

Il Clubhouse theatre con speaker e platea

Questione di tempo e di attenzione

Si sa, il tallone d’Achille di qualcuno diventa il punto di forza di altri: è grazie al tempo dedicatovi ed all’attenzione necessaria all’ascolto che Clubhouse potrebbe diventare la nuova fonte di dibattiti interessanti sui temi più disparati, soprattutto adesso che il distanziamento sociale e l’impossibilità di viaggiare limitano di molto le possibilità di organizzare eventi e convention in completa sicurezza.

Inoltre, nonostante in molti abbiano già urlato al classismo ed al “social d’élite” perché per ora, nella sua versione beta, il social è ancora solamente su invito e disponibile per gli utenti Apple, potrebbe risultare in una completa democratizzazione degli eventi, in cui personaggi importanti e leader di settori come il marketing, l’informatica, o imprenditori di successo possono dialogare e tenere conversazioni con chiunque, in qualunque luogo ci si trovi. Ed è stato per questo che la quantità odierna d’utenza sul social è esplosa.

Schermata di inizio di clubhouse

Unicità e ricercatezza per raggiungere un vasto pubblico

Inizialmente lanciato negli USA, il social si è circondato di un’aura di unicità e ricercatezza, grazie alla selezione mirata di Vip e luminari invitati all’utilizzo. Diversamente da quanto fatto per altri social che solitamente venivano lanciati nel mare degli influencer e dei famosi virtuali nella speranza che i loro pubblici già fortissimi sul “social per eccellenza degli influencer” (e quindi Instagram) si trasferissero anche altrove.

Purtroppo però per loro è andata male, sia perché Zuckerberg implementa sempre funzionalità osservate nei concorrenti, sia perché di fatto tutti i social dall’avvento delle storie ad oggi più o meno rimanevano simili l’uno all’altro. In questo caso invece, Clubhouse, si diversifica per la sua unicità nel genere grazie alla quale si è assicurato il primo posto per quanto riguarda la nuovissima modalità di comunicare.

L’arrivo del successo

Ma il vero e proprio successo è arrivato a seguito di un evento a cui il fondatore di Tesla, Elon Musk è intervenuto in quanto ospite d’onore, facendo confluire sulla piattaforma migliaia di user in pochissimo tempo. Utenti pronti ad interagire con l’imprenditore, tanto che alcuni di essi in altre stanze riproducevano la chiacchierata facendo da “casse di risonanza”.

Ed è questa la peculiarità del social rispetto ai più o meno affini podcast, trasmissioni radio e video: l’immediatezza della comunicazione fra creatore/creativo e pubblico, che dà un senso di verità e connessione alla discussione. Ma non mancano anche gli scettici, quelli che temono che la conversazione diventi poco mediata, preoccupazione a cui si sta già pensando di trovare una soluzione inserendo la figura del moderatore professionista.

L’immediatezza e la genuinità vincono sempre, insomma. Via libera alle ruote di parole, alle discussioni positive e arricchenti e ad una nuova frontiera della comunicazione virtuale.

 

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