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Berlusconi: no a patrimoniali e aumenti Iva, flat tax al 23%

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Roma, 9 giugno 2017, fonte Ansa. “Spero che prevalga il senso di responsabilità verso le istituzioni e verso gli italiani: un incidente parlamentare, per quanto deplorevole, su un emendamento che peraltro Forza Italia non condivide, non può giustificare il fallimento di una riforma che rappresentava un punto di equilibrio accettabile fra esigenze diverse”. Lo ribadisce Silvio Berlusconi, intervistato dal Sole 24 ore, in riferimento quanto accaduto ieri alla Camera sulla legge elettorale: “Quanto al Movimento Cinque Stelle, se la loro non era solo l’ennesima operazione strumentale, se vogliono davvero ridare la parola agli italiani, dovrebbero assumersi la responsabilità di attenersi all’accordo raggiunto in commissione, rinunciando a proporre emendamenti che lo stravolgano”, senza “questo soprassalto di responsabilità da parte di tutti, non so né quando né in quali condizioni potremo andare alle urne”. Proprio pensando al voto, Berlusconi elenca nell’intervista una serie di priorità del suo programma: rinnovamento della classe dirigente, rilancio dell’economia “per creare nuovi posti di lavoro, grazie a meno tasse e a meno burocrazia. Conterremo l’immigrazione”; no a una “patrimoniale pesante, imposte di successione elevatissime, fino ad oltre il 50% dell’eredità, e ancora più pesanti tasse alla francese sulla casa”. “Bisogna cambiare politica fiscale: meno tasse sulle famiglie, sulle imprese, sul lavoro che producono più consumi, più produzione, più posti di lavoro. Con l’introduzione della flat tax” al 23% “otterremo anche un maggior gettito per lo Stato con la quasi totale eliminazione della elusione e della evasione”.

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