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venerdì, 19 Aprile, 2024

Asheerah: mistero e forza di una Dea creatrice

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di Stefano Sannino

Sembra strano da dire, ma Dio ha una moglie, o almeno, ha una moglie nelle prime fasi della religione israelita. Questa Dea femminile, chiamata Asherah, paredra del dio del cielo El, era molto popolare tra i cananei, tanto che il suo culto sopravvisse anche all’arrivo degli israeliti i quali, all’epoca, non avevano ancora sviluppato l’idea di un unico Dio.
Appellata nei testi ugaritici come “creatrice degli Dei”, è considerata la sposa di El (Elohim) dal quale ebbe 70 figli. Talvolta confusa con la babilonese Ishtar e quindi con l’accadica Inanna, Asherah si configura come una Dea femminile fondamentale per il pantheon cananeo, tanto da essere utilizzata in ebraico in due sensi: sia come oggetto per la venerazione che come nome divino. Secondo le stesse fonti bibliche, quindi, il culto di Asherah fu uno dei più difficili da abbandonare per gli israeliti, che pur venerando unicamente quel dio che chiamavano YHVH, riuscivano ad ammettere tranquillamente la presenza di una sua conserte, memori forse di quel passato comune a tutti i popoli dell’area mesopotamica durante il quale la Dea Madre era la forma divina più venerata e riconosciuta.
Il vero cambiamento avvenne solo dopo la sconfitta degli israeliti durante l’invasione babilonese comandata dal re Nabucodonsor, che scosse nel profondo la religione proto-ebraica. Come era possibile che YHVH fosse stato sconfitto dagli Dei Babilonesi?
La mentalità dell’epoca non riusciva a spiegarsi una tale catastrofe: fu però un ebreo, sconosciuto, che formulò il primo monoteismo della storia. YHVH non aveva perso, ma aveva usato i babilonesi come suoi strumenti, poiché Egli non era solo il Dio di Israele, ma anche il Dio di ogni altro popolo. La visione religiosa che nacque per venerare una Dea Madre, evolutasi poi in un riconoscimento di una pluralità di divinità, si ridusse ad un monotesimo in cui non vi era -e non vi è- spazio, per alcuna altra entità. Solo secoli dopo, però, questa visione incontrò il successo che ha oggi; gli antichi Dei sarebbero stati destinati a regnare ancora a lungo.
Così, dopo una sanguinosa guerra ed una lunga schiavitù, gli ebrei dimenticarono la consorte del loro Dio e YHVH divenne il primo caso di monoteismo assoluto della storia. Così nacque Dio come lo conosciamo oggi, dalla morte cioè della sua sposa, che a ben vedere si merita perfettamente il suo appellativo di “creatrice degli Dei.”

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