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sabato, 20 Aprile, 2024

2021-2030: il decennio dello sviluppo sostenibile per la salvaguardia degli oceani

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di Sara Matteucci

Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2021-2030 Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile. Un oceano sano è fondamentale per la nostra sopravvivenza: le acque marine generano la maggior parte dell’ossigeno che respiriamo, regolano il clima e ospitano la biodiversità di specie animali, vegetali ed interi ecosistemi. Ogni anno si stima che otto milioni di tonnellate, per un valore di 19,5 miliardi di euro, di plastica vengano riversate in mare. L’80% dei rifiuti oceanici è di origine antropica e proviene dalla terra ferma, mentre il restante 20% arriva dalle navi. Secondo il rapporto Stemming the Tide, prodotto da Ocean Conservancy, nel 2025 ci potrebbe essere una tonnellata di plastica per ogni tre tonnellate di pesci nell’oceano.
La conservazione e la protezione degli oceani saranno punti cardine nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite grazie al programma di ricerca e di innovazione tecnologica. L’adesione della comunità scientifica e dei governi, insieme ai settori privati e alle società civili sarà decisiva per lo sviluppo degli obiettivi. Il fondamento dell’intero progetto è L’educazione all’Oceano: come primo passo, l’Unesco tramite e la Commissione Oceanografica Intergovernativa (O.C.I.) avrà come prerogativa educare alla sostenibilità. A questo proposito, Intergovernmental Oceanographic Commission (IOC) e Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO hanno promosso la pubblicazione di Educazione all’Oceano per Tutti – Kit pratico. “Strumenti come questo volume sono strategici nella diffusione di una cultura del mare e a spiegare la fondamentale ricchezza di questi habitat anche in termini di capitale naturale”, spiega Sergio Costa, ex Ministro dell’Ambiente.
Per individuare e divulgare gli obiettivi è stato redatto Il manifesto per il decennio del mare. Il documento invita istituzioni, imprese pubbliche e private e cittadini alla coesione per una collaborazione trasversale fruibile negli obiettivi a tutela ambientale.
Il Gruppo Prada si riconferma in prima linea in materia di scelte sostenibili diventando uno dei primi firmatari del Manifesto. Il famoso marchio è già impegnato nell’educazione delle future generazioni con il progetto Sea Beyond, realizzato in collaborazione con IOC-UNESCO e UNESCO Regional Bureau for Science and Culture in Europe. L’impegno del brand è nato allo scopo di promuovere una cultura responsabilizzante e consapevole al cospetto di un consumo sostenibile in linea con l’Agenda delle Nazioni Unite 2030 e 17 Sustainable Development Goals.
Un esempio di virtuosismo nella sostenibilità come vademecum da inglobare nel core business aziendale.

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