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giovedì, 18 Aprile, 2024

Tangenti per subappalti: pene oltre i 9 anni, 15 a giudizio

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 A processo anche Lele Mora e l’ex presidente di Fnm Achille (ANSA) – MILANO, 24 OTT – Condanne dai 9 anni e 8 mesi a 1 anno e 2 mesi, risarcimenti milionari a società fallite e una assoluzione sono state inflitte oggi ai 13 imputati processati in abbreviato e rinvio a giudizio per altri 15 tra cui l’ex talent scout Lele Mora, il compagno di sua figlia Diana, Luca Danese, l’ex presidente di Fnm Norberto Achille e l’ex funzionario del Ministero dello Sviluppo Economico, Pierpaolo Tondo. Per loro il dibattimento comincerà l’11 gennaio davanti al Tribunale. Si e’ conclusa cosi’, davanti al gup di Milano Maria Cristina Mannocci il procedimento, nato dall’unione di due filoni di indagine, con al centro un sistema di presunte tangenti per oliare l’assegnazione di subappalti di opere pubbliche in Lombardia, tra cui anche il collegamento ferroviario tra il Terminal 1 e il Terminal 2 di Malpensa. Sistema messo a punto da un gruppo di imprenditori, tra cui i bergamaschi Venturino Austoni (9 anni e 8 mesi) e Pierino Zanga (7 anni e 10 mesi), e fatto di società edili che si alternavano con scadenza biennale nella aggiudicazione delle gare e che poi, dopo essere state depredate, finivano a gambe all’aria non senza evadere il Fisco per oltre 20 milioni di euro, grazie al ‘trucco’ dell’inversione contabile Iva messo in campo prima di essere dichiarate fallite. Le indagini, coordinate dalla dda milanese, un anno fa hanno portato a 14 arresti. Inizialmente si riteneva che alcuni degli imprenditori fossero vicini alla ‘ndrangheta. Tale ipotesi e’ poi caduta. Infatti non e’ stata contestata l’aggravante mafiosa. 
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