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venerdì, 19 Aprile, 2024

SUPER-TASI: SOLO UN'ALTRA STANGATA. Così come modificata da Renzi è anche peggio dell'Imu

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“Super-Tasi” è il nome con cui è stata ormai ribattezzata la nuova tassa sui servizi indivisibili. O almeno su questi doveva vertere all’inizio, poiché poi si è trasformata solo in un’altra tassa sul patrimonio immobiliare, sulla prima casa e sul ceto medio.

La nuova tassa modificata dai due sindaci rossi che ora siedono a palazzo Chigi, Matteo Renzi e Graziano Delrio, stanzia 625 milioni ai comuni per operare le detrazioni per l’applicazione della tassa sulle abitazioni principali, alla qui aliquota viene alzato il tetto dal 2,5 per mille di Letta al 3,3 (con Monti l’Imu era al 4 per mille). Detrazioni e aliquote che saranno decise autonomamente dai sindaci. Ai comuni quindi viene data la possibilità di alzare le aliquote sulla prima casa di un ulteriore 0,8 per mille, e meno detrazioni faranno più soldi riusciranno a incassare. Questo per quanto riguarda la prima casa, per la quale la Tasi sostituisce l’Imu. Per le seconde case Imu e Tasi invece si sommano, passando da un tetto massimo del 10,6 per mille all’attuale 11,4.

Per i Comuni potrebbe essere una vera manna, vedendosi piovere di nuovo un sicuro afflusso monetario nei loro bilanci. In particolare sembra fatta apposta, la tassa, per i sindaci rossi (come gli stessi Renzi e Delrio), andando proprio verso quel sistema di approvvigionamento delle risorse da sempre da loro perseguito, ossia l’aumento delle tasse sul patrimonio per tenere alta la spesa.

Per i cittadini invece potrebbe rivelarsi una bella botta, soprattutto per i molti di loro che hanno appena pagato le mini-Imu dei sindaci più pasticcioni. Solo una nuova tassa sulla casa, mascherata da tassa sui servizi.

C’è qualcuno però, vicino di banco di Renzi, che sembra non essersi accorto della trasformazione della Tasi in Imu (neanche poi tanto) mascherata. E c’è da dire che anche il periodo avrebbe dovuto far intuire ai memebri Ncd del governo tale “carnevalata”. Chi si proclamò sentinella contro le tasse, chi definì il governo Renzi come essenziale per la riduzione del cuneo fiscale, dopo pochi giorni dall’insediamento non si accorge che sotto il proprio naso sta passando una nuova patrimoniale? Quantomeno è difficile pensarlo.

Tutte queste premesse sono bastate per fare alzare la voce all’opposizione di centrodestra di Milano, città che, come frutto della politica furbetta e tassatrice della giunta guidata da Giuliano Pisapia, si è ritrovata a gennaio a dover pagare un’altra Imu per ripianare il buco di bilancio del Comune. “La nuova Tasi fa paura – è l’avvertimento di Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia – soprattutto in una città come Milano dove già nel 2013 le tasse sono state un incubo”. Inoltre, la prevista stangata sugli immobili produttivi “è un rischio concreto”, che, se realizzato, “indebolirà ogni tentativo di uscire dalla crisi”. “Forza Italia non lascerà soli cittadini e imprenditori – assicura Gelmini – Saremo al fianco dei milanesi per denunciare, se ci sarà, il ricorso all’ennesima stangata fiscale in una città come Milano già scottata da un’Amministrazione che per ripianare i suoi debiti ha infierito sui cittadini a suon di tasse e aumenti. Noi di Forza Italia difendiamo, unici rimasti a farlo, il ceto medio”. Questa la posizione di Forza Italia.

Anche Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale non nasconde le proprie preoccupazioni “Se Palazzo Marino – l’avvertimento è di Riccardo De Corato – dovesse fare il conto tenendo come riferimento la delibera 2013 (sull’Imu) il costo della Tasi salirebbe di 100 euro. Ci auguriamo quindi che i conti non vengano fatti sul 2013 e Pisapia faccia di tutto per evitare un’altra stangata sui milanesi recuperando sulla spesa corrente degli assessorati e sulla morosità come gli aveva indicato la sua maggioranza nel documento di indirizzo votato in Consiglio Comunale il 3 Febbraio u.s.”. Questo il consiglio di Riccardo De Corato Vice-Presidente del Consiglio Comunale e Capo-Gruppo in Regione Lombardia di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

La nuova super-Tasi rischia di essere solo l’ennesima stangata per i cittadini milanesi, il centrodestra avverte la giunta e si prepara alla battaglia, le “sentinelle antitasse” di Ncd che siedono al governo invece tacciono. La sinistra invece apprezza la manovra, nel perfetto stile suo proprio di tassa patrimoniale mascherata a beneficio dei loro Comuni, che a loro volta potranno foraggiare ancora meglio le associazioni vicine a loro sul territorio, bacini di voti. Civati e compagni possono stare tranquilli, i due sindaci alla guida del governo partono proprio col piede sinistro.

Gabriele Legramandi

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