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venerdì, 29 Marzo, 2024

Scie chimiche: quando la bufala arriva in senato

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Milano 21 marzo 2017. Il senatore Bartolomeo Pepe, ex Movimento 5 Stelle e attualmente aderente al Movimento Politico Libertas e al gruppo Grandi Autonomie e Libertà, ha colpito ancora.
Di lui abbiamo già parlato per la sua proposta, per fortuna non andata in porto, di proiettare in senato un film antivaccinista. Il senatore è, infatti, uno strenuo sostenitore della tesi complottista secondo la quale i vaccini provocherebbero l’autismo e non eviterebbero le malattie. Allora l’indignazione di molte persone di buon senso fece sì che l’evento fosse sospeso e Pepe, dopo aver insultato i suoi detrattori, dovette rassegnarsi.

Bartolomeo Pepe.

A quanto pare, però, la sua passione per le bufale e le cospirazioni non si è fermata e così ci ha riprovato, questa volta portando in parlamento le “scie chimiche” e la “geoingegneria” (in un evento che si è tenuto ieri). Secondo i sostenitori di questo filone complottista, da anni sarebbe in corso una manipolazione del clima tramite l’uso di varie tecnologie e l’irrorazione dell’atmosfera con composti chimici attraverso gli scarichi degli aerei. Quelle scie bianche che vediamo formarsi dietro gli aerei mentre volano non sarebbero semplici scie di condensa, dovute alla bassa temperatura dell’atmosfera in quota che fa condensare il vapore acqueo, ma un ammasso di sostanze chimiche varie diffuse allo scopo di modificare il clima e, secondo alcuni, controllare la mente delle persone. E ognuno dietro a questo complotto vede le trame di questo o quel gruppo di potere, reale o immaginario che sia: massoni, illuminati, ebrei, multinazionali, banche, alieni rettiliani…
Ma da dove viene l’idea delle scie chimiche? Tutto inizia nel 1997 quando Larry Wayne Harris e Richard Finke, due cittadini statunitensi, fondano la LWH Consulting, un’azienda con lo scopo di fornire consulenze sull’antiterrorismo. Per farsi pubblicità i due diffusero una falsa notizia secondo la quale sarebbe stata imminente un’epidemia di peste bubbonica. La gente non ci cascò e non vedendo arrivare clienti, i nostri si ingegnarono per inventare un’altra storia. È così che le scie di condensa degli aerei si trasformano in “scie chimiche”. La notizia, all’inizio diffusa tramite una mailing list, ebbe successo e si radicò nell’immaginario dei complottisti.
Una storia che farebbe solo ridere se non fosse arrivata agli onori della politica. Pepe non è il primo a parlare di scie chimiche in sede istituzionale. In passato Domenico Scilipoti chiese l’abolizione del segreto di stato sul tema, abolizione impossibile, visto che non si può abolire ciò che non esiste.
Per ora, però, il tema non ha avuto grande risonanza tra i politici. A parlarne sono stati solo personaggi dalla serietà assai dubbia, macchiette che coprono di ridicolo il nostro paese. Il panorama però potrebbe cambiare, perché di complottisti è pieno uno dei partiti più grandi d’Italia: il Movimento 5 Stelle. Tra i sostenitori della bufala delle scie chimiche troviamo lo stesso Beppe Grillo (che per le cavolate cospirazioniste ha una passione viscerale) e parecchi grillini. Lo stesso Pepe, non a caso, è stato eletto proprio tra le fila del Movimento.
In un futuro prossimo potremmo avere i cospirazionisti al potere e questo potrebbe creare non pochi danni. Del rischio dell’antivaccinismo abbiamo
Un pilota d’aereo scherza sulle scie chimiche.

già parlato e sappiamo cosa certi sostenitori di tale idea stanno portando avanti. Per le scie chimiche, invece, ancora non ci sono proposte politiche. Cosa faranno? Chiederanno conto di tale avvelenamento a governi stranieri creando incidenti diplomatici? Chiuderanno le rotte aeree o imporranno chissà quali controlli alle compagnie? Quel che è certo è che spenderanno un sacco di soldi pubblici per niente. Soldi che potrebbero essere usati in modo ben più produttivo che non organizzando conferenze sul nulla e cercando di limitare inesistenti irrorazioni. E intanto non si cureranno dei reali problemi di inquinamento che stanno generando il riscaldamento globale.
Certo, quella delle scie chimiche non è la tesi cospirazionista che più ci preoccupa da un punto di vista politico. Ce ne sono di molto più pericolose, come quelle riguardanti le terapie mediche (i vaccini provocano l’autismo, la chemioterapia non funziona, l’AIDS non esiste…) che potrebbero provocare (e che già stanno provocando) migliaia di vittime, o quella anti-gender che potrebbe portare a persecuzioni delle persone lgbt, o, ancora, le varie tesi antisemite che potrebbero portare a nuovi pogrom.
Per questo trovo inquietante che si sia permesso lo svolgersi di un evento di propaganda cospirazionista in parlamento, perché coloro che aderiscono a una di queste tesi solitamente aderiscono anche alle altre e hanno sempre una qualche categoria di persone con cui prendersela. E questo tipo di mentalità è quella che porta ai lager e ai forni. Il nazismo cavalcò proprio l’idea della “cospirazione ebraica” descritta dai famigerati “Protocolli dei savi anziani di Sion”, un falso storico prodotto ad arte dai servizi segreti russi di inizio XX secolo. Purtroppo sia per i “Protocolli”, che per le scie chimiche, il fatto che si conosca benissimo l’origine della bufala non impedisce a migliaia di persone di crederci.
Sapranno le nostre istituzioni e la nostra società circoscrivere i complottisti o lasceranno che prendano il potere? Una domanda essenziale per il futuro del nostro paese e del mondo intero.

Enrico Proserpio

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