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Salvini: l'alleanza con il Movimento 5 Stelle non è possibile perché sono a sinistra

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Roma, 18 maggio 2017, fonte Ansa. “Il modello veneto presuppone una squadra e un meccanismo elettorale maggioritario, e io il modello veneto lo trasferirei al livello nazionale domani mattina”. Lo afferma al Gazzettino, il leader della Lega, Matteo Salvini che chiude a qualsiasi ipotesi di alleanza con il M5s. “E’ impossibile – afferma – Su temi come tasse, lavoro, immigrazione sono palesemente a sinistra, e votano di conseguenza. Sul tema lavoro propongono un reddito di assistenzialismo di ottocento euro, che non è certo uno stimolo a lavorare ma solo l’ennesimo sussidio. Gli atti parlamentari parlano chiaro: sono su posizioni di vetero sinistra”. Alla domanda se il congresso della Lega di domenica a Parma sarà di conciliazione o di “pulizia”, Salvini risponde: “Lascio scissioni, scazzottate e inciuci al Pd. I militanti hanno risposto in maniera chiara, domenica confermerò la strada e la squadra, e tutti sono invitati a remare. Non ho mai risposto agli insulti, spero che Bossi non continui così perché i nemici sono fuori, non dentro la Lega. Se dovesse continuare, ricordo come andò a finire con Tosi qualche anno fa: diceva il contrario su tutto e poi si è capito il motivo, e con chi andava a braccetto”. Zaia e Maroni, osserva, “hanno caratteri diversi, ma sono orgoglioso che i dati li pongano ai primi tre posti tra i governatori più amati. Stimo e ringrazio entrambi; sicuramente in Veneto c’è stato in più il coraggio di far fuori le mele marce, gli alfaniani e i “mezzi renziani”. Per questo dico che il modello veneto è quello che serve al centrodestra. E all’Italia”.

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