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venerdì, 29 Marzo, 2024

RISCHIARE LA VITA GUIDANDO A MILANO. La clamorosa denuncia di Luca Longo, presidente dell'Asscomm Porta Venezia

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Ciò che può causare in concreto la disorganizzazione dei servizi civici è dimostrato dalla denuncia di un nome già noto alle cronache cittadini: Luca Longo, presidente dell’Asscomm Porta Venezia, associazione Anti-mafia che raggruppa i commercianti di quella zona. Tale associazione aveva già subito le ire della giunta Pisapia quando aveva deciso di fare da sè ciò che il Comune non era in grado di fare, ossia assicurare la sicurezza e il decoro dell’area di Porta Venezia. Per questo i commercianti avevano deciso di dare il via a delle ronde organizzate e composte da loro stessi, per curare meglio il territorio in cui operano. Proprio durante una di queste ronde è accaduto un episodio emblematico di come Milano si sia ridotta dopo anni di abbandono da parte della maggioranza arancione.

“Durante la serata di ieri – racconta Longo – alle 19 e 50 circa, nel mentre alcuni nostri volontari svolgevano una passeggiata civica in Via Venini a Milano, si accorgevano di un grosso masso di pavé fuoriuscito probabilmente a causa o della pressione di un veicolo pesante o delle abbondanti piogge che hanno colpito la città nei giorni scorsi”. “Nell’immediato – prosegue Longo – alle ore 20 noi volontari dell’Asscomm Porta Venezia abbiamo provato a contattare a la Polizia Municipale al numero di “pronto intervento” 02/0208 per denunciare la situazione di grave pericolo soprattutto per motociclisti e ciclisti”.

“Dopo oltre 15 minuti di attesa al telefono – denuncia Longo – ci siamo visti costretti a contattare la Polizia di Stato al 113, la quale ha prontamente risposto che la questione non è di loro competenza e che avremmo dovuto insistere con i Vigili Urbani. Sorpresi da questo gioco allo scarica barile, contattiamo nuovamente i Vigili Urbani di Milano, dopo pochi minuti, Deo gratias, un’operatrice raccoglie la nostra segnalazione e ci confessa che nella giornata del 26/08/2014 era già arrivato presso la Centrale un fax di protesta per segnalare il pavé irregolare. Passa oltre un’ora ma della Polizia Municipale nemmeno l’ombra, dopo che anche altri numerosi cittadini avevano chiesto l’intervento di una volante allo 02/0208. Noi volontari riusciamo ad intercettare due moto della Polizia di Stato che erano impegnati in un’emergenza, i quali vista la situazione di pericolo ci assicuravano che avrebbero sollecitato i Vigili Urbani”.

“I pericoli – prosegue Longo – erano evidentissimi. Solo grazie ai volontari di Asscomm Porta Venezia, infatti, e ad alcuni cittadini i tram non sono deragliati ed i motociclisti hanno evitato di incappare nella roccia. Da un filmato in nostro possesso si vedono alcuni cittadini scesi dal tram che aiutano i, per l’occasione, “vigili ausiliari” di Asscomm Porta Venezia a sistemare il grosso masso nella sua sede naturale. Ma l’enorme sasso, non essendo ben ancorato al terreno, dopo pochi minuti fuoriesce nuovamente invadendo la carreggiata. Non era possibile allontanarlo perché si sarebbe creata una voragine di 70 cm di profondità e 70 di larghezza che poteva provocare danni ancora maggiori. Il traffico nel frattempo aumentava e visto che era calata la sera noi volontari ci siamo disposti lungo il marciapiede per evitare di essere investiti, ma non abbiamo mai smesso di segnalare a tutti il pericolo”.

“Ma – racconta Longo – ad un certo punto l’episodio più increscioso: mentre riuscivamo a far evitare per un soffio il masso ad una Fiat 500, sono sopraggiunte due auto che hanno picchiato violentemente contro il macigno. La prima non ha riportato danni, mentre la seconda, una Opel Corsa nella quale viaggiavano 3 ragazzi di età compresa tra i 18 ed i 22 anni, dopo l’impatto si è impennata a causa dell’effetto trampolino che il masso aveva innescato ed ha violentemente sbattuto contro diversi ostacoli. A salvare la vita ai ragazzi è stata solo la rapida apertura degli airbag”.

“Non è possibile – denuncia Longo – che i vigili siano sopraggiunti solo dopo un’ora e trenta. L’Asscomm Porta Venezia tiene a precisare che solo la presenza dei volontari ha impedito la possibilità di incidenti dalle conseguenze gravissime. Ci occuperemo nei prossimi giorni di consegnare i filmati in nostro possesso alla Procura della Repubblica ed al Prefetto di Milano e richiederemo le conversazioni registrate effettuate il giorno 27/08/2014 alla Centrale Operativa della Polizia Municipale”.

E poi precisa: “Rispettiamo e valutiamo il lavoro della Polizia Municipale essenziale, ma crediamo che ci sia un problema nella gestione delle risorse umane”.

“L’Asscomm Porta Venezia – conclude Longo – chiede l’apertura di un’indagine da parte della Procura della Repubblica di Milano sulle eventuali responsabilità di quanto accaduto. Da cittadini e da genitori vogliamo sapere se quei 3 ragazzi fossero morti di chi sarebbe stata la responsabilità”.

Un semplice problema come il dissestamento di un lastrone di pavè poteva costare la vita a 3 ragazzi appena maggiorenni, quando sarebbe bastato un minimo intervento, anche solo a transennare l’area, per annullare i rischi per i cittadini. Sicuramente la macchina comunale sta lavorando ancora a ranghi ridotti per la pausa estiva, ma non è tollerabile lasciare che si rischi la vita solo percorrendo in macchina le vie di Milano.

Gabriele Legramandi
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