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giovedì, 28 Marzo, 2024

Referendum:Pera a Berlusconi, il No e' rinnegare nostra storia

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‘Se vince il No vincitori saranno Grillo e D’Alema, non tu’ (ANSA) – MOSCIANO SANT’ANGELO (TERAMO), 8 OTT – “Caro presidente Berlusconi non ti comprendo piu’, se vince il No alla riforma perdi lo stesso”. Arriva dall’ex presidente del Senato Marcello Pera, oggi presidente del Comitato nazionale per il Referendum Costituzionale LiberaSi’, l’invito al leader di Forza Italia a una riflessione sulla “negazione della propria storia”. Intervenendo in Abruzzo alla convention organizzata dall’onorevole Giulio Cesare Sottanelli, capogruppo alla Camera di Scelta Civica-verso Cittadini per l’Italia, Pera ha detto che l’imperativo “mandare a casa Renzi” lo dice anche Berlusconi, “anche se mi pare che lo dica piu’ Brunetta…”. Secondo Pera, Berlusconi uscirebbe comunque sconfitto da questa consultazione referendaria. “Qualunque politico appena appena responsabile, che non sia Di Battista o Di Maio, ovvero che sappia leggere o scrivere, dovrebbe farsi una domanda: mandiamo a casa Renzi e poi? Trasformiamo Grillo nel vincitore politico. Se si perde abbiamo perso, se si vince, lo dico all’onorevole Berlusconi, hai perso lo stesso, perche’ se vince il No il vincitore e’ Grillo, il vincitore e’ D’Alema, non tu”. “Il comitato per il Si’ e’ nato proprio perche’ non comprendiamo – ha spiegato Pera – Ma come? Noi di Forza Italia che, come primo punto del nostro programma politico del 1994 e poi del 1996, avevamo la riforma della Costituzione, noi che ci siamo sempre lamentati della ‘vecchiezza’ di questa Costituzione, della sua farraginosita’, dell’impossibilita’ di governare con questi strumenti, noi, siccome vogliamo mandare a casa Renzi dobbiamo dire di no?”. “Caro amico presidente Berlusconi – ha proseguito Pera nel suo intervento – tu stai dicendo di no alla nostra storia, stai negando la ragione di essere del nostro essere stati in Parlamento, cosi’ non si puo’ fare, non possiamo rinnegare noi stessi perche’ abbiamo uno strumento a portata di mano, cioe’ una nuova Costituzione, che un giorno puo’ essere utile a noi”.

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