8.6 C
Milano
venerdì, 29 Marzo, 2024

E ADESSO TOCCA A NOI! Dai proclami dell’ISIS alla realtà italiana

- Advertisement -spot_imgspot_img
Annunci sponsorizzatispot_imgspot_img

Abu Mohammad al Adnani, portavoce dell’Isis, ieri ha lanciato il seguente messaggio:”Questa è la campagna finale dei crociati ma saranno i soldati dello Stato islamico a condurre l’attacco e non loro… Conquisteremo la vostra Roma, faremo a pezzi le vostre croci, ridurremo in schiavitù le vostre donne. Oh mujaheddin in Europa, America, Australia, Canada, Marocco, Algeria, Caucaso, Iran, voi che avete giurato fedeltà al Califfo, voi che ammirate lo Stato Islamico, consideratevi soldati! Uccidete i miscredenti sia civili che militari. Non chiedete a nessuno un permesso: siete autorizzati a farlo, non è peccato. Se non avete una bomba o un proiettile spaccategli la testa con un sasso, tagliateli la gola con un coltello, investiteli con l’auto, buttateli giù da un posto alto, strozzateli, avvelenateli”.

10636010_10204749481846275_1539810512410412242_nMentre a Milano, domenica sera, nella piazza antistante la sede della Borsa, andava in scena la recita anti-Isis dei musulmani italiani e dei pacifinti e buonisti d’ogni specie, il portavoce del Califfato, lanciava al mondo dei musulmani quel messaggio di pace eterna nei nostri confronti. Quella di Milano è stata solo una recita per convincere i soliti ingenui che esiste un Islam moderato ed un Islam radicale, fondamentalista e che in nome di Allah non si deve usare violenza.

Ebbene, cari lettori, se questi falsi personaggi sono realmente contrari alle violenze in nome di Allah perpetrate dall’ISIS perché non hanno manifestato con altrettanta “forza” contro il terrorismo di Hamas? Eppure il Movimento di Resistenza Islamico (Hamas è solo l’acronimo) è legato all’ISIS in quanto creatura voluta, finanziata, progettata dalla stessa mente: i Fratelli Musulmani che a Milano hanno sede presso il CAIM in Viale Monza 50 e il loro partner principale in Via Ludovico d’Aragona, 10 presso la famigerata o.n.g. Islamic Relief Organization. Eppure nel sito del CAIM si legge che hanno partecipato alla fiaccolata contro l’ISIS: quanta ipocrisia!

10622829_10204749486446390_4624020413898318140_nA Roma invece, in 48 ore due autobus dell’ATAC sono stati distrutti da islamici e sapete il perché? Non erano in ritardo, non è questo il motivo. La causa di tanta violenza contro due mezzi pubblici, ossia che paghiamo noi, è un’altra: a guidarli erano due autisti di sesso femminile. Una voce in materia dalla paladina del femminismo Laura Boldrini? Nulla, tutta d’un tratto è diventata muta.

Guardiamo in faccia alla realtà, se tutto ciò accade, la colpa non è degli islamici, per loro questo è un diritto acquisito. La colpa è nostra, della nostra mancanza di senso civico, della nostra mancanza di spirito critico e di pensiero, della mancanza di coesione tra cittadini, della nostra mancanza di spirito di appartenenza al nostro Paese, della mancanza di voglia, della grande vigliaccheria tutta made in Italy.
Poi c’è la colpa della nostra classe politica, corrotta a prescindere dallo schieramento d’appartenenza, fintamente in lotta tra loro ma nella realtà a nutrirsi con luculliani banchetti a nostre spese.
Italiani: ribellarsi a questi politici non è reato. Vi ricordate voi che avete fatto l’anno di leva la formula del giuramento? No? Ve la ricordo io:” Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana,di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni”.
Quindi partendo da questa formula a cui dovreste essere rimasti fedeli anche se non indossate più l’uniforme, analizziamo se disobbedire al la classe politica italiana e sbagliato oppure no.
E’ dovere, vista la precedente formula, ribellarsi ad un governo ed a coloro che lo rappresentano, considerato che nessun cittadino italiano gode di pari dignità sociali, che non si è più eguali davanti alla legge, che si fa distinzione di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, condizioni personali e sociali, a differenza dell’articolo 3 della Costituzione che invece insegna il contrario?
E’ dovere, vista la precedente formula, ribellarsi ad un governo ed a coloro che lo rappresentano, considerato il fatto che stanno attentando alle libere e democratiche istituzioni partecipando attivamente all’invasione del Paese con genti appartenenti ad un’ideologia teocratica (e quindi antidemocratica) che ha come scopo la sottomissione del nostro popolo, la completa distruzione della nostra cultura e delle nostre radici e delle nostre fedi?
E’ dovere ribellarsi a questa classe politica che sta tradendo, poiché corrotta e pusillanime, la Repubblica, la Costituzione, la Patria, le sue Istituzioni democratiche e, soprattutto, il Popolo?
Le risposte le troverete voi.
Intanto altre parole non trovo per definir questa nostra classe politica ed il nostro Paese, che dimentica i suoi servi al loro destino e abbandona i suoi figli come il peggior dei padri, se non con i versi di dantesca memoria:” Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”

Gian Giacomo William Faillace

- Advertisement -spot_imgspot_img

Ultime notizie

- Advertisement -spot_img

Notizie correlate

- Advertisement -spot_img