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giovedì, 25 Aprile, 2024

PATENTE, COME SALVARE I PUNTI. Una scappatoia all'italiana

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Siamo in Italia e purtroppo a volte la serietà ci difetta, soprattutto, forse, quando c’è di mezzo lo Stato. Ecco allora che si finiscono per snaturare provvedimenti che avevano un senso ed erano risultati pure piuttosto efficaci.

Ci riferiamo, in questo caso, alla patente a punti.che entrò in vigore qualche anno fa sulla scorta di esempi all’estero e qualche effetto deterrente lo ebbe.

Chi compiva qualche infrazione piuttosto grave, come un eccesso di velocità, un attraversamento con il semaforo rosso, un sorpasso in linea continua, un parcheggio ad una fermata di un autobus, una telefonata senza auricolari, oltre ad una sanzione amministrativa, si vedeva ridurre i punti sulla patente ed era obbligato a seguire dei corsi di recupero. Certo, anche quei corsi non che fossero il massimo e comportano un costo, tuttavia era meglio di nulla.

Sono però state apportate delle modifiche al codice della strada ed ora vi è una scappatoia per salvare i propri punti: infatti, qualora si dovesse ricevere a casa una contravvenzione che dovesse comportare una detrazione dei punti, si può evitare di segnalare i datti del conducente; basta infatti pagare € 284.

Una discreta somma che, oltre ad essere un sistema, a nostro avviso, diseducativo, dimostra quanto lo Stato tenga ai suoi cittadini, o meglio, al loro portafoglio, senza contare che si finisce per creare due categorie di persone: quelle che possono pagare questo onere aggiuntivo e chi invece, non potendo, si vede decurtato dei punti. Non proprio consono, ci pare, ai dettami Costituzionali.

Ma si sa, quello che conta è la pecunia da sottrarre dalle tasche di noi tutti, non la nostra salute né la nostra sicurezza.

Fabio Ronchi

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