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venerdì, 19 Aprile, 2024

Innovazione, ricerca e formazione: i 3 elementi del “triangolo della conoscenza”

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“Triangolo della conoscenza” è il titolo dei 3 incontri organizzati da ADICO e Consorzio CFS, con l’intento di dare strumenti alle aziende riguardo la formazione e le problematiche legate all’aggiornamento professionale, avvalendosi degli strumenti economici che le istituzioni impiegano per le Aziende, ma che il più delle volte non vengono utilizzati del tutto da quest’ultime.
L’Ingegnere Michele Cimino, Presidente ADICO, modera questo primo incontro che vede come partecipanti Letizia Bonelli, Presidente del Consorzio CFS; Paolo Costantini, Consorzio Imprese CFS; Alessandro Pozzoli, Presidente Federterziario Milano ed infine Pietro Tatarella, Consigliere del Comune di Milano.
Dopo i ringraziamenti del Presidente del Consorzio CFS, riprende parola l’ingegnere Cimino che pone l’attenzione sulla visibilità delle aziende, che siano esse pubbliche o private, attraverso tre punti: fare dei confronti, ritenuti fondamentali per la crescita delle aziende e per risolvere le diverse problematiche che possono crearsi; business, poiché tutto è basato su di esso e che, se fatto bene, in modo etico e in maniera determinata, crea posti di lavoro, crea industria e sviluppo. Infine si vuol dare visibilità alle imprese che, occupandosi di persone, realizzano il PIL del paese.
Su queste premesse viene presentato il programma dell’associazione. Un’accademia dove vengono svolti corsi di formazione, dove viene prefissato l’obiettivo che tutto ciò che cambia nel mondo bisogna studiarlo, poiché tutto ciò che è nuovo non lo percepiamo perché capiamo che qualcosa sta cambiando.
Nonostante abbiamo a che fare con web e social network, parte integrante della nostra quotidianità, sono le persone il fulcro delle aziende. Senza quest’ultime non si può fare business; e le persone, per essere attuali devono essere formate.
Quindi innovazione, ricerca e formazione sono i 3 elementi che costituiscono questo “triangolo della conoscenza”.
Successivamente la parola viene data a Pietro Tatarella, Consigliere comunale di Milano che investe molto per la formazione. Tatarella, ex componente di AFOL Nord Milano, racconta che la sua carriera comincia da questa attività e si conclude nel 2014 con lo scioglimento di AFOL Nord Milano e la creazione di AFOL Metropolitana, Agenzia Metropolitana per la formazione, l’orientamento e il lavoro.
“Tutto ciò che ho fatto da Consigliere di Amministrazione e da Consigliere Comunale, è stato quello di favorire la nascita di un’unica agenzia per la formazione e il lavoro su tutto il territorio di Milano e della provincia. Questo perché non ha senso che in un territorio vasto come quello di Milano ci fossero cinque centri di formazione e di lavoro, con cinque consigli di amministrazione, 5 direttori generali, etc.”
Il comune di Milano investe pochissimo sulla formazione: su 3 miliardi di bilancio circa 200 mila euro l’anno vengono usati per la formazione dei suoi dipendenti, provocando quindi alcune difficoltà; pertanto bisognerà investire maggiori risorse sulla formazione in ambito pubblico.
A prendere parola è Paolo Costantini del Consorzio Imprese CFS, che presenta il Consorzio come base della formazione dei dipendenti. Inizialmente viene consigliato alle imprese di ottenere questa formazione con costi minimi, poiché ogni impresa versa del denaro nelle casse dell’INPS, e questo denaro rimane fermo, ma spesso non si sa che questo denaro può essere impiegato per formare i dipendenti. Generalmente le imprese si fermano davanti alla formazione, ma la mancata formazione comporta diversi disagi, sia nei confronti delle imprese che nei confronti dei mercati.
Alessandro Pozzoli, Presidente Federterziario Milano, spiega cos’è la formazione finanziaria.
Tutte le imprese, avendo dei dipendenti, hanno diritto di aderire ad un fondo, come ad esempio Fonditalia. Le imprese che pagano l’INPS per i dipendenti, hanno il diritto di avere il 0.30%, ed essendo una piccola cifra, è comunque importante.
FEDERTERZIARIO è una Confederazione di Associazioni di datori di lavoro operanti nei settori del terziario, dei servizi, della piccola impresa industriale, commerciale, artigiana, del lavoro autonomo in generale. Quindi quello che viene consigliato alle imprese, venute a conoscenza di questo, è di parlarne.
Per legge, i fondi devono essere composti da più soggetti pubblici, tra cui un sindacato; Fonditalia lavora con UGL e il vantaggio del lavoratore di collaborare con quest’ultima è quasi impossibile di avere un progetto bocciato. Inoltre Fonditalia non ha consigli di amministrazione che levano soldi agli imprenditori.
Molte sono le domande che vengono fatte, soprattutto ad Alessandro Pozzoli, riguardo Fonditalia e diverse delucidazioni per poter chiarire tutti i dubbi che gli imprenditori presenti potessero avere.
AUGUSTA DI FUSCO

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