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venerdì, 19 Aprile, 2024

NAPOLITANO FESTEGGIA LA GIORNATA DELLA DONNA. Basta con le discriminazioni sessuali in politica

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“Se, da volgare battuta da bar, il sessismo sale nelle sfere politiche, se si esprime in Parlamento, se si diffonde tra blog e siti, legittimato da fonti autorevoli, diventa un virus duro da estirpare”. E’ questo l’appello lanciato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,alla Giornata della donna al Quirinale, dove esprime la sua “rinnovata solidarietà alla presidente Boldrini” ricordando “gli insulti e le minacce rivolte contro di lei”.

“Alle aggredite in quanto donne, non si fanno mancare insulti e minacce a sfondo sessuale. Non bisogna minimizzare questi episodi tanto più gravi quanto più colpiscono avversarie in politica, e comunque donne nelle istituzioni. E ne abbiamo avuto in Italia esempi ignobili”, sottolinea ancora il Capo dello Stato.

E aggiunge: “Troppo spesso si sente dire che il tema delle pari opportunità è superato perché viviamo già in una condizione di uguaglianza giuridica e materiale tra i sessi. Ovviamente non è vero. In particolare non lo è in Italia”. 

“Nel nostro Paese – ricorda – riconoscimenti e successi femminili crescenti nella istruzione si traducono solo in parte in una maggiore presenza nei vertici delle varie professioni e soprattutto non bastano a produrre tassi di attività comparabili a quelli di altre economie avanzate”.

“Rivolgo un particolare augurio alle signore ministre – riprende Napolitano – che rappresentano la parità di genere sancita nella formazione del nuovo governo. Sono convinto che al di là delle loro competenze e funzioni non dimenticheranno di essere donne impegnate nella causa delle donne”. E rivolge “un ringraziamento alla componente femminile del precedente governo” anche “per l’impegno espresso in tema di pari opportunità”.

E poi, torna a mettere in guardia dai pericoli della Rete e dice: “Si rincorrono notizie di messa in rete di situazioni imbarazzanti riprese dall’ex partner o dai ragazzi di un branco con gli smartphone, per non parlare delle false identità attribuite su un blog a una ragazzina di cui si traccia un ritratto distorto e umiliante. Queste aggressioni hanno indotto ragazze soprattutto adolescenti anche al suicidio”.

La Critica

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