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MILANORUSTICANA. Tutti i crimini in città. 20 maggio 2014

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Rapina in un ufficio postale ieri alle 9 in via Acerbi: il bottino è di 500 euro. Ad allertare le forze dell’ordine è stata la vice direttrice della sede, una 52enne italiana. Pochi minuti prima dell 9 un uomo con il volto coperto da un passamontagna scuro e armato di pistola si è presentato nell’ufficio postale minacciando la donna e chiedendo l’apertura della cassaforte, temporizzata. Rinunciando all’attesa necessaria per l’apertura del dispositivo a tempo, il rapinatore ha afferrato i 500 euro in contanti presenti in cassa ed è fuggito. Nessuno è rimasto ferito. 

Arrestato per stalking un pregiudicato 44enne italiano che prendeva a sassate le finestre della ex per convincerla a tornare con lui. Domenica pomeriggio è stato fermato, in via Appennini, ma era già stato denunciato per tentativi analoghi il 5 marzo e il 16 maggio dalla stessa vittima, una 34enne brasiliana. La ex coppia ha una figlia, di 6 anni, che vive con la madre, presente al momento dell’arresto. Allertati dalla brasiliana e giunti nella sua abitazione in via Appennini, verso le 14.30, gli agenti hanno trovato il molestatore che cercava di entrare e lanciava sassi contro le finestre nonostante le serrande chiuse dalla donna da almeno mezzora. La donna ha riferito che il 44enne era lì da un’ora e che “non è la prima volta, è un continuo”. Si è quindi proceduto con l’arresto con l’accusa di stalking. 

Arrestati i due aggressori della 27enne rumena accoltellata il 14 maggio in via Ponte Seveso dopo una lite per futili motivi: si tratta di una 23enne rumena e di un 26enne tunisino, entrambi con precedenti penali e senza fissa dimora. La giovane sembrerebbe stata lì lì per fuggire all’estero dopo l’accoltellamento, a condurre a loro gli agenti la testimonianza della vittima e informazioni da fonti confidenziali. A quanto emerge dal quadro tracciato sia dai due fermati sia dalla vittima, le due rumene mercoledì verso le 22 hanno avuto una lite per futili motivi in seguito alla quale la 23 avrebbe lasciato via Ponte Seveso urlando “uno di questi giorni ti ammazzo”, per poi tornarci dopo un’ora in compagnia del tunisino. Mentre lui ha immobilizzato la vittima, la rumena 23enne ha potuto ferirla alla gola con un taglierino e poi fuggire. Risaliti ai due soggetti riconosciuti anche dalla stessa vittima, ancora ricoverata presso la clinica Città Studi ma in fase di miglioramento, gli agenti hanno identificato e bloccato la donna ieri in viale Marco ed è scattato il fermo, poco dopo lo stesso per il tunisino. 

La Critica

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