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giovedì, 25 Aprile, 2024

MILANO, RIGURGITI POST-COMUNISTI IN ZONA 3. Rifondazione Comunista nega le foibe e non vuole gli esuli istriani allo spazio Oberdan

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Ciò che è accaduto in Zona 3 è un altro classico caso di schizzofrenia post-comunista: il consiglio delibera la cessione dello spazio Oberdan il 10 febbraio per un incontro denominato “Giulia”, sull’esodo degli italiani istriani nel dopoguerra, con annessa mostra fotografica sulla tragedia delle foibe, organizzata dall’associazione “Friuli Venezia Giulia Dalmazia”, di riferimento per quella triste vicenda della nostra storia. La delibera porta la firma della maggioranza di Zona 3, ma il presidente Renato Sacristani, dirigente di Rifondazione Comunista, al momento della votazione proprio non resiste, e piuttosto che porre il suo voto su questa iniziativa abbandona addirittura l’Aula consigliare. La delibera passa comunque grazie ai voti del PD e del centrodestra.

Questo però è solo l’epilogo di uno scontro interno alla maggioranza iniziato qualche settimana fa, quando il circolo zonale di Rifondazione Comunista ha presentato una richiesta di patrocinio per un’iniziativa da tenersi lo stesso giorno al posto di quella poi approvata. L’evento voluto da Rifondazione prevede la partecipazione di Claudia Ceringoi, storica revisionista, che taccia l’intera vicenda delle foibe come una grande operazione di “mistificazione storica, trasmessa dalla propaganda neofascista, attraverso la guerra fredda fino al neoirredentismo”. Non potendo ottenere, per l’opposizione dei democratici, lo spazio Oberdan, il gruppo consigliare di Rifondazione Comunista ha chiesto l’utilizzo dell’aula consigliare di Zona 3. Il PD ha tentato di tutto per evitare che tale iniziativa avesse luogo proprio in concomitanza con l’evento parallelo organizzato dagli esuli istriani, e proprio nella sede istituzionale del Consiglio di Zona 3, in via Sansovino 9. Persino Repubblica ha dedicato ampio spazio alla questione, riportando le critiche del PD zonale e addirittura le dichiarazioni sdegnate di Riccardo De Corato. Ma niente da fare, l’iniziativa di Rifondazione Comunista, pur senza concessione di utilizzo gratuito degli spazi, si svolgerà comunque.

“Ritengo inopportuno e sconveniente organizzare un incontro parallelo senza possibilità di dibattito (non sono stati invitati gli esuli) e a senso unico” queste le parole di Marco Cagnolati, consigliere di Zona 3 di Forza Italia, a commento dell’intera vicenda, che ha visto centrodestra e Partito Democratico alleati a sostegno degli esuli istriani. “Inoltre – continua il consigliere – reputo molto grave che il presidente di zona 3 Renato Sacristani abbia definito la manifestazione organizzata allo spazio Oberdan da un associazione patrocinata dal Consiglio di Zona 3 e dalla presidenza della Repubblica come faziosa”.

Il giorno del Ricordo è stato istituito per legge nel 2004, nel 2007 con queste parole il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano invitava tutte le istituzioni a commemorare la ricorrenza “per non dimenticare quello che fu un moto di odio e di furia sanguinaria e un disegno annessionistico slavo, che assunse i sinistri contorni di una ‘pulizia etnica'”. La sinistra però non riesca ancora a scrollarsi di dosso questi vecchi pregiudizi ideologici, preferendo continuare la propria opera di revisionismo in sede anche istituzionale, pur di fronte alla tragedia delle migliaia di italiani trucidati per la lucida follia panslavista comunista di Tito.

Gabriele Legramandi

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