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venerdì, 19 Aprile, 2024

MILANO, EMERGENZA PROFUGHI. De Chirico: la giunta abbandona a se stessi siriani Quarto Cagnino e Baggio

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Alessandro De Chirico (FI), consigliere di zona 7, denuncia  : ”I di I cittadini di Quarto Cagnino sono preoccupati. Dopo le promesse dello scorso febbraio – e l’effettivo “sgombero” a marzo -, Majorino ha nuovamente indicato la Scuola Manara come dormitorio per ospitare i profughi siriani ed eritrei che quotidianamente arrivano a Milano”.

“I resident – prosegue De Chirico -i si sentono presi in giro perché, in un’assemblea pubblica, l’assessore aveva giurato solennemente che la scuola, vincolata dalle Belle Arti, avrebbe presto avuto un futuro migliore. Nell’ennesimo  tavolo di ascolto tenutosi  in Consiglio di Zona 7 abbiamo appreso che il Comune non ha predisposto un adeguato servizio di sicurezza. Le pattuglie di Polizia Locale a presidio del territorio non si vedono. I cancelli della scuola di via Fratelli Zoia sono perennemente spalancati e i profughi scorrazzano indisturbati”.

Il forzista che non è cieco davanti al dramma dei profughi, ma  nemmeno cieco davanti alle necessità dei milanesi in difficoltà, prosegue: “Davanti all’emergenza umanitaria non si può fare finta di niente, ma all’assessore ho ricordato di prendersi cura anche e soprattutto delle 400 famiglie milanesi che vivono in auto con i loro figli e dei tanti vecchietti che non stanno più usufruendo del sussidio integrativo”.

Vi è inoltre il problema dell’aumento dei reati contro il patrimonio che si sta riscontrando in zona: “ Negli interventi dei cittadini c’è chi ha parlato di aumento dei furti, chi si è detto timoroso di far giocare i propri figli nel parco giochi di fianco al plesso scolastico in stile liberty, chi ha parlato dell’importanza storico-architettonica della scuola. L’assessore alle Politiche Sociali ha parlato della stesura di un bando da sottoporre alle associazioni che vorranno dare una nuova vita alla scuola costituendo un polo aggregativo per la cittadinanza. I tempi non si conoscono, ma appare evidente che con i continui sbarchi e la proclamazione del “nuovo califfato” da Aleppo (Siria) a Diyala (Iraq) la situazione non è destinata a migliorare sia per la mancanza di aiuti dall’Europa sia per l’incapacità del governo di affrontare la crisi”.

“Ho proposto – conclude De Chirico – di chiedere alla Società Trenno di poter utilizzare la struttura dell’Ippodromo del Trotto e al Ministero dell’Interno l’utilizzo delle caserme dismesse, ma a quanto pare Alfano fa spallucce”.

La Critica

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