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giovedì, 18 Aprile, 2024

RAMADAN SINISTRO. Se alle cerimonie manca un Sindaco Leghista è razzismo, se manca Pisapia è laicità

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Padova, fine del Ramadan. Alla cerimonia di chiusura della comunità più grande della città non va nessun esponente del Comune. Commento unanime di Sinistra e stampa di complemento: Il Sindaco e la Giunta hanno sbagliato, la città da preoccupanti segni di chiusura. Si vergognino.

Milano, fine del Ramadan, Piccardo, responsabile del Coordinamento associazioni Islamiche Milanesi, di cui dopo diremo, dice: “”Oggi è la festa del 10% dei milanesi, è dovuta una rappresentanza istituzionale. L’ assenza del sindaco o di un suo rappresentante è grave. Oggi non c’è il sindaco, è la terza volta che lo invitiamo ma oggi non è venuto”.

Reazione della Sinistra e di giornali di supporto nessuna. Beh non è che sia obbligatorio andare. Sì, sono il 10% della popolazione, ma ci sono altre priorità. Poi abbiamo mandato un messaggio eh!

Il sospetto, nel caso di Pisapia, è che si sia trattato di una mossa nemmeno troppo velata per evitare foto imbarazzanti con un signore, il Piccardo di cui sopra che aveva definito apostrofato l’assalto ad una Sinagoga Francese con queste parole di apertura e pace: “adesso è finita la pacchia”.

Non c’è niente da fare, se Tavecchio fa battute fuori luogo è un razzista da eliminare dalla scena pubblica. Se le fa Piccardo il problema non è così drastico e non va drammatizzato. Se Pisapia non va è giustificato, se non va Bitonci è razzista. Se si difende la legge che impone l’accoglienza dei profughi, l’aborto ai medici e gli aiuti ai Rom si è nel giusto, se si difendono le norme sul decoro urbano, sul rispetto della proprietà privata e sul Crocifisso nei locali pubblici si è dei retrogradi fascisti.

La cosa veramente indegna è questa strisciante forma di discriminazione intellettuale che sfrutta l’abuso di posizione dominante nei media, le reti di amicizie, di connivenze, di appoggi mafiosi che la sinistra ha intessuto nel mondo editoriale e comunicativo. È una situazione odiosa. Dove si possono far diventare dei mostri dei buoni cittadini e padri di famiglia come Bitonci e nascondere le colpe sotto il tappeto come nel caso di Picardo. Esiste però un lato positivo in questa vicenda, noi oggi possiamo fare la differenza. La militanza digitale, la condivisione del Vero e la battaglia contro la menzogna e l’odio sono un nostro dovere. E la Rete ce ne dà gli strumenti.

Per concludere, Pisapia ha mandato un messaggio alle Comunità Islamiche Meneghine. Molto lungo e centrato sull’integrazione. È stato un lungo discorso sulla bellezza dell’integrazione. Molte parole, molti giri retorici. Anche Bitonci ne ha dato uno alle Comunità Padovane. Molto breve e preciso, come nel suo stile. Non ha avuto bisogno di scriverlo, perchè lo proclamano le sue azioni. Non ha richiesto fiducia perchè vi si è subito adeguato. I Padovani, di qualsiasi religione, etnia o partito l’hanno capito: integratevi e sarete i benvenuti. Non credo ce ne potesse essere uno migliore.

Luca Rampazzo

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