Silvia Sardone, membro della segreteria regionale di Forza Italia e consigliere di zona 2, interviene sulla questione della moschea in viale Padova. “Gli organi di stampa – commenta riportano il forte appello di Asfa Mahmoud, dirigente della Casa della Cultura islamica, al Comune con la richiesta di una moschea nella zona di Via Padova”.
La Sardone prosegue ricordando lo stato di insicurezza in cui versa quella parte della città: Pur rispettando le richieste della comunità islamica ed essendo assolutamente favorevole alla libertà di culto, non posso evitare di notare che Via Padova ha ben altre priorità. Quella che doveva essere la zona modello di integrazione e inclusione, secondo la propaganda della maggioranza arancione, è invece esempio contrario. Un quartiere dove criminalità e degrado sono i veri padroni della quotidianità dei suoi abitanti e l’integrazione non esiste. Spaccio, furti, scippi, prostituzione a tutte le ore del giorno, violenze e rifiuti ovunque sono il biglietto da visita costante di quest’area”.
La forzista conclude quindi richiamando la giunta alle sue responsabilità: “Intervenire seriamente per una riqualificazione dovrebbe essere il primo punto dell’azione del Comune. Via Padova è una polveriera, la sicurezza è un miraggio e una grande Moschea non è una priorità. Da settimane ormai il Comune sembra preoccupato solamente da questo tema delle moschee in città ma i milanesi si aspettano ben altri interventi. Il laboratorio culturale di Via Padova è un clamoroso fallimento, l’urgenza è ridare dignità alla zona, Pisapia abbandoni propaganda e ideologia e venga a vedere come è ridotta quest’area”
La Critica
