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venerdì, 19 Aprile, 2024

MATURITA': LE TRACCE. Violenza e non violenza nel '900, Tecnologie pervasive e nuove responsabilità, il confronto dell'Europa tra il 1914 e il 2014

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Studenti ai blocchi di partenza per la Maturità 2014. Oggi la prova di italiano per i 500mila giovani impegnati nell’esame. Ecco le tracce uscite: Salvatore Quasimodo con “Ride la gazza, nera sugli aranci”, “violenza e non violenza nel ‘900”, “tecnologie pervasive e nuove responsabilità”, “il confronto dell’Europa tra il 1914 e il 2014” il saggio breve artistico letterario “il dono”, Renzo Piano e “il rammendo delle periferie”.

Ecco la poesia di Quasimodo data agli studenti per l’analisi del testo:

“Forse è un segno vero della vita: 
intorno a me fanciulli con leggeri 
moti del capo danzano in un gioco 
di cadenze e di voci lungo il prato 
della chiesa. Pietà della sera, ombre 
riaccese sopra l’erba così verde, 
bellissime nel fuoco della luna! 
Memoria vi concede breve sonno: 
ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo 
per la prima marea. Questa è l’ora: 
non più mia, arsi, remoti simulacri.
E tu vento del sud forte di zàgare, 
spingi la luna dove nudi dormono 
fanciulli, forza il puledro sui campi 
umidi d’orme di cavalle, apri 
il mare, alza le nuvole dagli alberi: 
già l’airone s’avanza verso l’acqua 
e fiuta lento il fango tra le spine, 
ride la gazza, nera sugli aranci”. 

 Questo invece l’articolo di Renzo Piano, scelto per il tema di ordine generale, tratto da “Il Sole 24 Ore” del 26 gennaio 2014: “Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. E’ fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d’accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredita’? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?”.

Anche quest’anno l’invio è avvenuto attraverso “buste” criptate recapitate per via informatica alle scuole. Domani la seconda prova scritta; lunedì la terza.

La Critica

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