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venerdì, 19 Aprile, 2024

M5S AL PD: eccovi 10 risposte

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“Dieci risposte a dieci domande”. Con questo titolo il M5S pubblica sul blog di Beppe Grillo le dieci risposte al Pd sulle riforme e sulla legge elettorale a testimoniare “la massima disponibilità al confronto e al dialogo” e per fare in modo che il Pd “non abbia più alibi”. Con dieci sì, e le dovute osservazioni, il M5S accoglie di fatto le dieci proposte del Pd.

“Un primo turno proporzionale privo di soglie di sbarramento”, “in caso di superamento della soglia del 50% + 1 dei seggi al primo turno, un premio di governabilità minimo, che consegnerebbe al vincitore il 52% dei seggi”; “nel caso in cui nessuno raggiunga la maggioranza al primo turno, un secondo turno tra i due partiti più votati, al cui vincitore viene assegnato il 52% dei seggi”, è la proposta di legge elettorale alternativa all’Italicum che il M5S ha presentato al Pd, nell’aprire alla previsione del doppio turno. 

Se il Pd chiede una legge elettorale che garantisca un vincitore, il M5s ha replicato: “Per noi quello che voi chiamate ‘vincitore’ è il conquistatore di una vittoria di Pirro, che non garantisce in alcun modo la governabilità: speravamo che l’esperienza di ‘vittoria’ con una schiacciante maggioranza nella scorsa legislatura vi fosse stata d’insegnamento, ma evidentemente non è così. Un modello che assicuri la certezza di un vincitore come quello disegnato nella legge Berlusconi-Renzi non esiste pressoché in nessun sistema democratico al mondo”.

“In ogni caso, al fine di evitare un pessima legge elettorale quale è la legge Berlusconi-Renzi nella sua attuale formulazione, e produrre un testo migliore siamo disponibili a prevedere un ballottaggio che dia ad una forza politica la maggioranza dei seggi, a condizione di evitare che la conquista del primo posto si trasformi in una corsa all’ammucchiata di tutto e il suo contrario (come eèstato per l’Unione di Romano Prodi e per le coalizioni guidate da Silvio Berlusconi) che ha provocato la caduta anticipata dei rispettivi governi nel 2008 e nel 2011 nonostante la ‘vittoria'”.

La Critica

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