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giovedì, 25 Aprile, 2024

LAVORO E DISOCCUPAZIONE. Perso oltre un milione di posti in sei anni

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Secondo una ricerca condotta dalla Uil, nei sei anni di crisi tra il 2008 e il 2013, è sparito milione di posti di lavoro, oltre la metà dei quali nel lavoro dipendente (567 mila). Nello stesso periodo la disoccupazione è salita dal 6,7% al 12,2%, mentre quella giovanile è raddoppiata dal 21,3% al 40%.

Secondo i dati forniti dalla Uil nel rapporto “No Pil? No jobs”, inoltre una persona su 3 in età lavorativa, nel 2013, ha conosciuto forme di sofferenza e insicurezza occupazionale. Si tratta di quasi 13 milioni di donne e uomini (+42,6% sul 2008) che hanno un lavoro instabile, che hanno subito una riduzione di orario o lo hanno perso.

Secondo lo studio le difficoltà della crisi hanno creato un “cratere” nel nostro tessuto sociale e produttivo. Nello specifico, nel solo 2013, 4,2 milioni di persone hanno vissuto l’esperienza degli ammortizzatori sociali, con un aumento del 57% rispetto al 2008, 3,1 milioni di persone sono alla ricerca attiva di un posto di lavoro, in aumento dell’83,8% rispetto al 2008, 1,8 milioni sono le persone che, rassegnate, un lavoro neanche lo cercano.
La sofferenza, tuttavia, non si misura soltanto con la quantità ma, anche, con la qualità del lavoro e delle retribuzioni. Anche il reddito medio da lavoro dipendente e assimilato segna il passo in questo periodo, ed è un ulteriore parametro indicativo dello stato di salute del nostro sistema produttivo. Si è passati dagli oltre 21,1 milioni di contribuenti del 2008 ai 20,8 milioni del 2013; il reddito medio imponibile è passato dai 19.640 euro del 2008 ai 20.282 euro del 2013, crescendo molto al di sotto dell’indice dei prezzi al consumo.
Segnali positivi sul fronte del commercio con l’estero. Secondo i dati dell’Istat, a maggio c’è stata una “forte crescita” delle esportazioni italiane, aumentate del 2,2% rispetto al mese precedente. A trainare gli affari le vendite verso i mercati extra Ue (+5,4%) e quelle dei beni strumentali (+5,7%). Rispetto al 2013 l’export è in aumento dello 0,2%.

La Critica

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