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giovedì, 28 Marzo, 2024

INTERVISTA A OSCAR STRANO: A MILANO C'E' MOLTO DA CAMBIARE

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Buongiorno ad Oscar Strano, Presidente del Consiglio del Municipio IV di Milano. Le chiedo le motivazioni del suo passaggio dal movimento di Stefano Parisi a Forza Italia.
Ufficialmente ci tengo a sottolineare che non ho mai aderito a Energie per L’Italia di Stefano Parisi, io sono stato un sostenitore del progetto che Parisi ha proposto prima per il Comune di Milano o poi per tutta l’Italia. E’ un amministratore serio e ho sperato che potesse raccogliere quella fetta di persone che non votano più.
Queste speranze come mai sono svanite?
Sono svanite perché Stefano ha preferito fare concorrenza ai suoi alleati del centrodestra.
E quindi Forza Italia.
Per me è stato un percorso naturale: la mia è una vocazione liberale e l’unico contenitore credibile è Forza Italia che è un movimento popolare, liberale ed europeista. L’unico inoltre capace di raggiungere un ruolo istituzionale per poter cambiare il Paese.
Come lei, altre persone di riferimento hanno aderito o sono ritornate in Forza Italia come il consigliere regionale lombardo Mauro Piazza e Daniele Nava, sottosegretario della Giunta Maroni.
Gli amici Piazza e Nava fanno parte della mia stessa associazione denominata Cristiani e Riformisti e insieme ci riconosciamo negli stessi valori del centro-destra. Anche loro hanno compreso che Stefano Parisi ha sbagliato strada cercando di fare concorrenza al centro-destra piuttosto che essere un valore aggiunto. Loro hanno fatto una scelta sofferta nel tornare in Forza Italia, perché hanno concretamente offerto un forte contributo al movimento di Parisi, ma hanno compreso che il movimento di Berlusconi è l’unica forza politica liberal-popolare e, soprattutto, capace di ottenere un ruolo istituzionale per risolvere i problemi del Paese.
Inoltre hanno lavorato bene in questi anni in Regione e sono stati capaci di creare una forte rete sul territorio: simbolo di fiducia tra politica e società civile.
Milano è amministrata dal PD e dal sindaco Beppe Sala, come le sembra la sua gestione comunale?
Devo riconoscere l’impegno sulle case gestite prettamente dal comune, poi però c’è un disimpegno su ALER, perché, forse per bieca opposizione politica, si preferisce tenere il degrado su certi quartieri per dare la colpa a Regione Lombardia viste le imminenti elezioni.
Inoltre l’amministrazione Sala non sta facendo nulla contro la criminalità che è agli occhi di tutti.
Concludiamo in “bellezza” con l’aumento delle imposte, della tassa sui rifiuti e, ora, la tariffa da 1,50€ a 2€ della Metro. La solita ricetta di sinistra: più tasse e più spesa pubblica.
Lei immagino sosterrà Attilio Fontana, candidato del centro-destra per Regione Lombardia.
Certo! Il PD di Renzi e di Gori ha dimostrato un’incoerenza totale: prima hanno sostenuto un referendum costituzionale che prevedeva l’accentramento e lo statalismo, poi timidamente hanno sostenuto per motivi elettorali il referendum sull’Autonomia. Che poi hanno sconfessato.
Le elezioni saranno il 4 marzo: il presidente Berlusconi in questi giorni sta presentando il suo programma: Flat tax, pensioni minime a 1000€, blocco immigrazione clandestina, zero contributi a chi assume giovani…
Il programma getta le basi di una vera Rivoluzione Liberale e sono sicuro che la riduzione delle tasse crea ricchezza per le imprese e per le famiglie. Specialmente è importante la creazione di posti di lavoro. Il lavoro è la maggiore emergenza che Renzi e il PD non hanno saputo risolvere, anche qui a Milano.
Lei ha combattuto per i quartieri e le case popolari, l’elettorato tuttavia è più vicino a movimenti estremisti sia di destra sia di sinistra.
E’ vero che la povertà suscita un sentimento di “ribellismo” verso movimenti estremisti, ma Forza Italia è l’unico movimento che può gestire concretamente la governance per dare risposte veloci a quartieri più in difficoltà, facendo collaborare pubblico e privato. Inoltre la sinistra sul tema sicurezza non ha fatto nulla e tocca a noi saper rimediare.
Nelle case popolari, da nord a sud, vige la regola dell’abusivismo. Trova questi fenomeni anche a Milano?
Assolutamente sì. Noi dobbiamo riportare il buon senso, le regole e la libertà di uscire di casa senza dover preoccuparsi che qualcuno entri in casa nostra. Quello che il PD non capisce è che c’è un sistema di sub-affitti dove qualcuno sa già dove collocare gli abusivi. Guardiamo il caso dei sei nigeriani che hanno occupato una casa di una signora anziana che era all’ospedale.
Inoltre il 60% degli affitti non copre le spese di ALER, che anticipa i costi, come Luce, Gas e altre utenze.
Senza tener contro della mancanza di sicurezza tra i vari quartieri.
Simone Tavola

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