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venerdì, 19 Aprile, 2024

IL CONTRATTO DI GOVERNO: I PUNTI FONDAMENTALI.

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Oggi il Presidente Mattarella ha convocato il Movimento 5 Stelle e la Lega al Quirinale e probabilmente entro sera avremo il nome del prossimo e atteso Presidente del Consiglio dei Ministri.
Per la prima volta nell’arco repubblicano il Presidente del Consiglio non sarà un Presidente del Consiglio. Infatti il capo del governo sarà una figura terza (o quasi), non indicata alle elezioni come leader di un partito (e quindi nome da proporre al Presidente della Repubblica) e non è un capo politico frutto di un compromesso, ma sarà un semplice esecutore di un contratto di governo redatto da due leader politici: Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Prima di analizzare chi sarà il prossimo capo del governo (probabilmente Giuseppe Conte), osserviamo i punti fondamentali del famoso contratto di governo:

  1. COMITATO DI CONCILIAZIONE.

Organo extra costituzionale volto a trattare eventuali conflittualità tra le parti politiche e ad attuare temi fuori dal contratto di governo. Sono membri il PdC, il leader pentastellato, il segretario della Lega e il ministro competente. Le decisioni verranno prese a maggioranza di 2/3.

  1. GIUSTIZIA.

Lotta decisiva alla corruzione con anche l’introduzione del Daspo per corrotti e corruttori, riforma della prescrizione e delle intercettazioni, sviluppo della class-action, rafforzamento della legittima difesa domiciliare e semplificazione dei tempi dei processi civili.

  1. EUROPA.

Ridiscussione dei trattati europei: governance economica (patto di stabilità), rafforzamento del potere del Parlamento Europeo, revisione del bail-in e dei vincoli troppo stringenti delle normative economiche dell’UE.

  1. DEBITO.

Dopo l’allarmante bozza, si punta alla crescita della domanda interna per diminuire il debito, la spesa per investimenti andrà scorporata dal deficit, si propone che i titoli di stato acquistati col Qe siano esclusi pro quota dal calcolo del rapporto debito/PIL.

  1. CONFLITTO DI INTERESSI.

Il conflitto di interessi andrà oltre il rapporto economico, si punterà sui soggetti che hanno potenzialmente le capacità di influenzare le decisioni riguardanti la cosa pubblica. Si guarderà con attenzione ai sindaci di grandi città e ai dirigenti delle società pubbliche.

  1. DIFESA ED ESTERI.

Tutela dell’Industria Italiana per il comparto militare. Assunzione nelle Forze dell’Ordine e costruzione di navi, aeromobili e sistemistica hi-tech. Valutazione dei contingenti militari all’estero. Rimane saldo il rapporto con l’Alleanza Atlantica, ma con aperture dal punto di vista commerciale con la Russia.

  1. FISCO.

Sterilizzazione delle clausole IVA. Entra la Flat Tax (o quasi…): due aliquote al 15% e al 20% per persone fisiche, partite IVA e famiglie con deduzione fino a 3.000€. 15% di tassazione per le società. Confermata la no tax area e la pace fiscale per i piccoli contribuenti, ma viene introdotta una stretta normativa sul “carcere vero” per i grandi evasori.
Superamento del Trattato di Dublino con l’obbligatorietà di suddivisione di quote di migranti negli stati membri UE. Identificazione delle richieste asilo nei paesi di origine o di transito. Sedi di permanenza per il rimpatrio, un registro di ministri di culto, lo svolgimento delle prediche in italiano, tracciabilità dei finanziamenti per la costruzione delle moschee e trasparenza dei costi per i soggetti che gestiscono l’accoglienza.

  1. PENSIONI.

Superamento della Legge Fornero con uno stanziamento di 5 miliardi, separazione di previdenza e assistenza. Si potrà uscire dal lavoro con la quota 100: ovvero la somma tra l’età anagrafica e gli anni di contributo versati, tenendo conto dei lavori usuranti. Proroga dell’opzione donna e taglio delle pensioni d’oro (superiori ai 5 mila euro netti mensili).
Introduzione del salario minino orario che dovrà essere fissato per legge, riduzione strutturale del cuneo contributivo e il taglio alla burocrazia, reintroduzione dei voucher con limiti per gli abusi, formazione hi-tech e collaborazione con le università per lo sviluppo di figure professionali 4.0.

  1. REDDITO DI CITTADINANZA.

Il reddito di cittadinanza sarà destinato a persone che versano in condizione di bisogno. Per i single varrà 780€ mensili e sarà strutturato per il reinserimento nel mondo del lavoro. Per questo motivo verranno ristrutturati i centri per l’impiego (il beneficiario dovrà aderire alle offerte di lavoro fino ad un massimo di tre proposte nell’arco di due anni) con un finanziamento di 2 miliardi. Il reddito di cittadinanza complessivamente vale 17 miliardi l’anno.

  1. SANITA’.

Revisione della normativa sui vaccini e della nomina dei manager nelle Asl e nelle aziende ospedaliere. Si cercherà di estrapolare la nomina dalla politica.
 
Simone Tavola.
Redazione Milano.

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