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giovedì, 28 Marzo, 2024

Il Cerchio

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di Ahsife Oscura

Simbologia del cerchio magico

Il cerchio è una figura geometrica bidimensionale caratterizzata dall’equidistanza dal centro di ogni punto della circonferenza. È un importante simbolo del movimento ma, al tempo stesso, del vincolo: se è vero che ogni cosa è sottoposta a trasformazione, è anche vero che essa non muta l’essenza ma solo la sua apparenza. Ogni punto della circonferenza può mutare la propria posizione ma la sua distanza dal centro, ossia il raggio, rimane costante. Questo significa che la distanza di ogni cosa dal centro, nonostante l’apparente movimento, rimane invariata. La vera trasformazione si avrebbe nel momento in cui si dovesse rompere l’equidistanza dal centro: l’allontanamento comporterebbe di necessità una diminuzione dell’originaria irradiazione energetica, costantemente conservata dal moto circolare, con un conseguente cambiamento di stato. Il simbolismo del cerchio viene evidenziato prepotentemente anche come dimostrazione della ciclicità del tempo, come esplorato nell’articolo La Ruota dell’Anno: la ciclicità del tempo nella storia antica e sta ad indicare il continuo riciclo degli eventi: così come nulla può essere distrutto ma solo trasformato, così il cerchio ne descrive graficamente il processo.

 

Il cerchio in Magia

La simbologia del cerchio e la sua antichità ha segnato un profondo solco negli ambienti esoterici e cerimoniali, attraversando l’infinito del Tempo per arrivare a noi: esso affonda le sue radici in tempi lontanissimi riuscendo però a mantenersi fortemente attuale anche nelle generazioni di esoteristi ed occultisti moderni. In passato l’utilizzo del cerchio durante i rituali rappresentava prevalentemente un ancestrale metodo di protezione, rivisto e diffuso nella maggior parte delle tradizioni esoteriche. Quel che il cerchio magico rappresentava con la sua simbologia era l’idea di un confine invalicabile oltre il quale nessun male avrebbe avuto accesso. Questa componente di tipo protettivo è riscontrabile fin dall’epoca babilonese, civiltà fortemente legata alle tradizioni magiche e cerimoniali; anche i Celti facevano largo uso del cerchio per difendersi dalle entità negative e da qualunque energia considerata malvagia e questa prerogativa compare ancora oggi in gran parte dei libri di stampo esoterico. Il cerchio però non ha come unico compito quello di proteggere il Mago dalle entità nefande, bensì viene utilizzato anche per determinare lo spazio di manifestazione delle entità evocate: è infatti molto comune tracciare il cerchio magico come spazio dedicato ad ospitare le energie richiamate durante una cerimonia rituale. Molti Maghi moderni trovano bizzarro e quasi offensivo relegare le entità all’interno di uno spazio limitato ma in realtà il cerchio – in questo caso – è da considerare non come uno strumento di prigionia, bensì come uno spazio ben definito ove accogliere gli spiriti. Ogni Iniziato conosce molto bene il valore dell’esplorazione profonda delle cose e tra questi tesori nascosti si annidano interpretazioni spesso impopolari ma di grande interesse; l’occultismo – come suggerisce la parola stessa – cela nel suo simbolismo l’ombra della verità ed è dovere di ogni Iniziato lavorare per scoprirla.

 

Per approfondire la tematica del cerchio ed il suo simbolismo legato al tempo è consigliata la lettura di questo articolo: https://www.lacritica.org/la-ruota-dellanno-la-ciclicita-del-tempo-nella-storia-antica/

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