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venerdì, 19 Aprile, 2024

I nuovi diamanti firmati Vuitton

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di Stefano Sannino

Il 25 Novembre 2019 viene annunciata a Parigi la conclusione della trattativa tra il gruppo leader nel mercato del lusso LVMH e Tiffany & Co. L’azienda statunitense di alta gioielleria viene acquistata per una cifra equivalente a 135 dollari ad azione, per un totale di 14,7 miliardi di euro equivalenti a 16,2 miliardi di dollari.


Il gruppo LVMH che già possiede numerosissimi marchi del lusso, tra cui Louis Vuitton, Dior, Fendi e Bulgari ha così compiuto il primo passo verso il mondo della gioielleria americana, indissolubilmente legata all’iconico packaging di Tiffany &Co.

Non è certo un segreto che Tiffany sia entrato nell’immaginario collettivo come simbolo di eccellenza in campo di gioielleria, anche grazie al mitologico apporto del film “Colazione da Tiffany” in cui gioielli, lusso ed amore si intrecciano in una spettacolare quanto iconica serie di eventi.
Oggi Tiffany conta più di 14.000 dipendenti di cui più di 5000 sono artigiani. Un’acquisizione di questo tipo permetterà sicuramente all’azienda di gioielli, di ampliare la propria offerta ed i propri metodo di lavorazione, per raggiungere fasce di clienti a cui non aveva mai potuto aspirare per ragioni economiche.


Esattamente come è accaduto recentemente con Versace, da parte della holding americana Michael Kors per una cifra pari a 1,83 miliardi di euro, un’acquisizione non necessariamente implica la perdita dell’identità legata al marchio. Versace, esattamente come Tiffany, ha una propria (forte) brand identity, che è riuscita nel tempo a fidelizzare una grossa fetta della sua clientela, rendendo quindi estremamente controproducente un cambiamento di direzione in seguito ad una acquisizione come questa.
Operazioni finanziarie come quelle descritte sopra, servono semplicemente alla casa acquistata per disporre di più denaro per le proprie lavorazioni e collezioni, mentre permette alla holding o al gruppo che acquista di ampliare il proprio patrimonio, aggiungendo il fatturato ed il prestigio della casa di moda acquistata, al suo.

Nulla da preoccuparsi dunque, Tiffany & Co. continuerà a farci sognare con i suoi diamanti nelle scatoline iconiche blu ancora per molto, molto tempo.

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