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venerdì, 29 Marzo, 2024

I CANI E LA MUSICA: DALLA CLASSICA AL REAGGE, FINO AI CANALI YOUTUBE DEDICATI

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di Fabiola Favilli

Dall’Università di Glasgow la smentita che avere gusti da cane non deve essere un’offesa: studi recenti hanno confermato che i cani, la cui sensibilità è nota, ascoltano la musica ed hanno i loro personalissimi gusti. Infatti il gradimento della musica classica o del reagge non dipende dalla razza del cane, bensì dalla sua personalità.

Tuttavia ci sono alcuni elementi comuni a tutti: i toni alti e l’heavy metal non sono adatti alle orecchie canine. Del resto chiunque abbia avuto un cane vicino sicuramente avrà verificato come i suoni improvvisi e forti li mettano in agitazione, mentre quelli ripetitivi e regolari li tranquillizzano. I cani hanno l’udito più sensibile del nostro e possono percepire basse frequenze fino ai 16-20 Hz, mentre quelle alte trai 70.000 e i 100.000 Hz; l’uomo può sentire basse frequenze dai 20 ai 70 Hz e arrivare soltanto fino ai 20.000 Hz. La spiegazione sta nel fatto che i cani hanno la testa più piccola dellanostra; più grande è la testa più basse sono le frequenze che un mammifero può sentire, pertanto certi tipi di suoni che noi sopportiamo bene sono percepiti dal cane come fortemente fastidiosi.

Il professor Neil Evans è giunto alla conclusione dei suoi studi affermandno che: “generi più apprezzati dai cani sono il soft rock e il raggae. Durante l’ascolto dei brani sono stati registrati cambiamenti significativi sia a livello fisiologico che comportamentale. Oltre alle modifiche del battito cardiaco, anche l’atteggiamento è diventato più calmo. Molti degli animali, anziché muoversi nervosamente, si sono sdraiati, godendosi l’ascolto.La risposta a generi diversi era differente: come gli umani, i nostri amici a quattro zampe hanno le loro preferenze”.

Pare che la Sonata N. 14 in Do Minore di Beethoven o anche la Sonata N. 16 in Do Maggiore di Mozart siano graditissime, così come alcune musiche raccolte appositamente per loro sul canale YouTube; anche i programmi televisivi possono risultare gradevoli per i cani, a patto che si parli in modo regolare e senza improvvisi cambi di tono. Per fare un esempio, i programmi di cucina o d’arte vanno bene, i confronti politici no. Anche i generatori di suoni possono essere di compagnia al cane lasciato solo in appartamento, ma sicuramente più efficace può essere ascoltare la voce del padrone registrata.

 
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