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giovedì, 25 Aprile, 2024

GIOVANNA BRIGIDA (FORZA ITALIA): “Mi candido perché amo Segrate e il Pd l’ha distrutta”

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di Gabriele Rizza

Spesso ci si dimentica che la politica inizia qui, dai comuni, simbolo del vivere comunitario, della continuità storica e dei progetti per il futuro. Il 20 e 21 settembre, molti comuni eleggeranno i consiglieri comunali e il Sindaco, anche a Segrate, nel milanese. Noi de La Critica abbiamo chiacchierato con Giovanna Brigida, imprenditrice e candidata a consigliere con Forza Italia, ascoltato il suo modo di vivere questa esperienza e i suoi desideri per il futuro di Segrate.

Per lei è la prima campagna elettorale che affronta da candidata, a livello umano cosa le ha trasmesso di positivo e quali difficoltà ha riscontrato?

«Le difficoltà per fortuna non ci sono state, salvo alcune contestazioni da parte del Partito Democratico. A livello umano, mi sono candidata solo per dare una mano a Segrate, che prima era una città molto bella e viva, adesso è morta, ci si viene quasi solo per dormire. Le attività sono morte tutte. Negli ultimi anni è andata a peggiorare in modo incredibile, è stata trascurata. Non c’è più la cura per la città come un tempo, era una città che teneva a sé stessa».

Quali sono quindi le priorità per Segrate?

«Sono soltanto un girino in un lago, non sono nessuno. Mi piacerebbe però, viste le difficoltà che abbiamo oggi anche per il Covid, aiutare con degli aiuti comunali gli imprenditori che sono rimasti, e magari dare degli incentivi ai giovani che vogliono mettersi in gioco aprendo delle attività, perché se noi non gli aiutiamo ad aprire nuove attività a Segrate, sarà sempre peggio e quelli che ci sono moriranno anche loro e il commercio sarà finito. Abbiamo le zone più belle, però non c’è vita: vorrei portare a Segrate un po’ di vita. Ho avuto attività a Segrate, organizzando Miss Segrate e altre feste ed eventi di intrattenimento, adesso non fa niente».

Anche perché senza giovani non si può pensare al futuro…

«Dobbiamo trattenerli, senza che debbano andare tutti a Milano. Perché portare il commercio da un’altra parte se abbiamo tanti commercianti a Segrate? Ripeto, dobbiamo far vivere Segrate».

A Segrate il centrodestra si è presentato diviso, Fdi e Lega da una parte, Forza Italia dall’altra. Pensa che dopo le elezioni un riavvicinamento è possibile?

 «Spero di sì, tutti insieme riusciamo a fare una forza. Sarei d’accordo e penso si farà».

Le campagne elettorali provocano stress e consumano energie, tornando indietro lo rifarebbe?

«Sto vivendo questa avventura in modo rilassato, non vivo per ottenere la carica di consigliere, ma ho la passione per questa città e mi piacerebbe dare il mio contributo. Non sono un politico, sono piccola e nel mio piccolo voglio dare il mio contributo per il bene di Segrate».

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