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giovedì, 25 Aprile, 2024

EGITTO ED E.A.U. BOMBARDANO LA LIBIA. Nuovo asse in M.O. per contrastare i Fratelli Musulmani.

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In Libia, nei giorni scorsi, le milizie terroristiche dei Fratelli Musulmani hanno conquistato Tripoli ed il suo aeroporto, trasformando di fatto il Paese nord-africano nel primo Stato totalmente assoggettato alla loro formazione politica.
In sfregio all’Occidente sono penetrati nel quartiere diplomatico della capitale libica occupando le sedi diplomatiche abbandonate con l’aumentare delle violenze e si sono concessi persino un bagno nella piscina dell’Ambasciata U.S.A., in fin dei conti soo ospiti graditi di Obama.

Domenica scorsa invece, la Libia e le milizie jihadiste sono state scosse da alcuni bombardamenti che hanno interessato alcune aree del confine tra Libia ed Egitto.
Nonostante non si hanno ancora conferme dai rispettivi governi, pare che a lanciare questi attacchi aerei contro la fratellanza musulmana siano stati aerei caccia egiziani in collaborazione con l’aeronautica militare degli Emirati Arabi e forse anche dell’Arabia Saudita. L’azione militare congiunta ha colpito numerosi obbiettivi dei jihadisti e, nonostante il governo egiziano abbia negato ogni coinvolgimento e dagli Emirati non è giunta ancora nessuna dichiarazione, è chiaro che ormai si è creata una nuova asse militare pronta a contrastare i Fratelli Musulmani in tutto il Medio Oriente e Nord Africa e soprattutto per smarcarsi dagli ormai inaffidabili alleati occidentali.
Dal canto suo, l’Egitto, teme che l’affermarsi di uno stato completamente in mano ai Fratelli Musulmani a ridosso dei suoi confini, possa ledere la sua sicurezza interna. Già in precedenza, soprattutto gli Emirati Arabi Uniti avevano aiutato e finanziato il generale Khalifa Haftar in aperto contrasto col Qatar che ha da sempre, con gli U.S.A. appoggiato i Fratelli Musulmani. Sta di fatto che il generale Haftar, nonostante avesse inizialmente riportato ordine, democrazia e laicità nella caotica Libia post Gheddafi, è stato fortemente avversato da Obama, dall’Europa e dalla neo eletta capo della diplomazia europea: il massimo dell’inettitudine Mogherini, la stessa che vorrebbe aprire trattative con i terroristi musulmani che stanno occupando la Libia.

Sempre in fatto di sicurezza del Medio Oriente, non è nuova la notizia dell’ufficiosa allenza che Arabia Saudita, E.A.U., Egitto ed Israele hanno stretto per combattere non solo i Fratelli Musulmani ma anche l’imminente pericolo dell’atomica iraniana e che porterà a breve la quasi totale estromissione degli U.S.A. dal teatro mediorientale, per ricomparirvi col futuro presidente repubblicano: visti i successi di Obama stento a credere che i democratici possano vincere per, almeno, i prossimi quattro lustri.

Gian Giacomo William Faillace

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