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giovedì, 25 Aprile, 2024

Debutta la bottiglia griffata Dolce&Gabbana

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di Stefano Sannino

Nuova e freschissima sinergia fra due eccellenze del made in Italy: ottobre ha dato i natali ad una collaborazione fra Dolce&Gabbana e la cantina siciliana Donnafugata, all’insegna della tradizione e del rispetto per le proprie origini siciliane.

Moda e vino non è la prima volta che stringono alleanze, ma per i due stilisti è il primo test. Frutto di questa collaborazione è il vino Tancredi – il cui nome trae origine da un personaggio del Gattopardo – un prestigioso rosso proposto da un’edizione limitata della vendemmia 2016, venduto in sole 8.013 bottiglie.

Questo vino nacque del 1990, dallo sposalizio allora innovativo tra il Nero d’Avola ed il Cabernet Sauvignon, ma presenta anche una prestigiosa aggiunta di uve Tannat. Un rosso complesso, dunque, ma che riesce a distinguersi per la sua grandissima personalità mediterranea: aromi fruttati, balsamici e speziati, non possono che riportare il consumatore alla terra da cui il vino proviene ed in cui è stato sapientemente lavorato ed imbottigliato da Donnafugata.

Questa non è però la prima collaborazione tra i due brand dell’eccellenza sicula: ricordiamo infatti Rosa, inedito vino rosato dai profumi rosati e floreali. Questa edizione limitata, però, si presenta con un packaging estremamente particolare e barocco, dai colori che intrinsecamente costituiscono un rimando all’aristocrazia siciliana. Ed, in effetti, solamente il blu e l’oro potevano rappresentare così bene l’idea reazionaria di un’aristocrazia ricca e potente, raffinata e colta.

Altri due colori spiccano però nel packaging: il rosso ed il verde rappresentano i movimenti rivoluzionari affermatisi in Sicilia dopo l’Unità d’Italia. Per il suo significato, questo stesso modo di presentare l’edizione limitata, riesce a rappresentare tutta la Sicilia dell’epoca, con l’aristocrazia reazionaria e tradizionale congiuntamente ad un popolo più rivoluzionario ed innovativo.

E, forse, anche il vino Tancredi è proprio come la Sicilia rappresentata nel suo packaging: con un occhio rivolto al passato ed alla tradizione e con l’altro rivolto al futuro ed al cambiamento.

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