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giovedì, 25 Aprile, 2024

OCCUPAZIONI ABUSIVE : A CHE PRO SI FINGE NON ESISTANO ?

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Occupazioni abusive: a che pro si finge non esistano?
Il diritto alla casa e il diritto allo studio vanno di pari passo nella storia di Sabrina, una storia che inizia da lontano, quando, una volta sposatasi, lascia la casa genitoriale in un palazzo dell’allora Cooperativa Inquilini,diventata poi comunale, per prendere in affitto una casa privata.
Le cose vanno diversamente da come previsto, e con un marito che resta a lungo disoccupato, 800.000 lire di affitto per la sola Sabrina diventano presto una spesa insostenibile.
Fuori dall’alloggio privato Sabrina si trova ad occupare un alloggio nel caseggiato dove viveva prima del matrimonio.
Decide subito di dichiararsi alla polizia e al gestore, pagando regolarmente un’indennità in base alle sue possibilità fino al 2009, anno del subentro di Aler, a cui nuovamente si autodenuncia, ma i pagamenti diversi dalle indennità totali le vengono bloccati. Da allora cala l’oblio.
Fino allo scorso anno, quando MM, nuovo ente gestore, le chiede gli arretrati e un canone mensile troppo alto per lei, che nel frattempo perde il marito improvvisamente con tre figli studenti da mantenere. Non avendo un contratto di affitto non le viene elaborato l’ISEE e i ragazzi hanno perso il diritto alla dote scuola come quello alla riduzione sulla mensa scolastica.
Ornella DeVita – Giovani Frontiera Milano
Mail ornella.devita@gmail.com
Twitter @DevitaOrn

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