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sabato, 20 Aprile, 2024

LA MORALE DI ERODE. Dawkins e l'Apoteosi del Male.

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I fatti: Dawkins, scienziato Inglese e paladino dell’ateismo militante è famoso per le sue posizioni più estreme. Qualche giorno fa gli scrive su Twitter una donna. E’ angosciata perchè ha scoperto che il figlio che porta in grembo ha la sindrome di Down. E’ straziata e cerca consiglio. Le risponde Dwakins. Queste le sue parole:

“Abortisca e ci riprovi. Metterlo al mondo sarebbe immorale”

Seguono scandalizzate reazioni in tutto il mondo. Lui non si scompone, non arretra di un passo. E’ sereno. E perchè non dovrebbe esserlo. Lui applica la morale di Erode. Lui è Dio di se stesso. Lui è l’Apoteosi del Male.

Un passo indietro. La Bibbia vieta altri dei al di fuori di Dio. Il significato è chiaro. Però. Però non ci siamo mai avveduti, fino a tempi recenti almeno, che tra tutti gli idoli costruiti ve n’era uno di nascosto e di pericolosissimo. L’uomo. L’uomo, è bene precisarlo, è un’astrazione. Non esiste “l’uomo” in natura. Esistono una serie di individui. Per crearne un genere serve un processo complesso. L’astrazione è, peraltro, la base della costruzione dell’idolo. Tutto torna. Ma perchè ci viene vietato, tra gli altri, di adorare noi stessi? Per il nostro bene.

Il problema di essere divini è che si diventa quasi subito disumani. Essere dei ha responsabilità durissime. La prima è quella di creare, a propria immagine e somiglianza una morale. Questa morale deve, per ragioni di coerenza e credibilità, elevare i nostri difetti a virtù. Sarebbe un po’ ridicolo essere degli dei ed autocondannarsi per ciò che si fa, non trovate? Il problema è che questo ci impedisce di migliorare. Nessun Dio chiede scusa. Nessun Dio deve migliorare DAVVERO. Può migliorare qualcosa qua e là, ma il suo impianto divino è stabile. Quindi, di fatto, è l’apoteosi dei nostri difetti, del nostro male interiore. Ed è un processo degenerativo. Più ci si allontana da ciò che ci rende umani (pietà, compassione, solidarietà, libertà eccetera) più si scende nell’Abisso. E si diventa incarnazioni del Male.

Il secondo passo è smettere di tollerare la concorrenza. Non siamo più politeisti da venti secoli, facciamocene una ragione. Se diventiamo Dei eliminiamo, anche inconsciamente, ogni altro Dio. Si inizia con il Padre e si continua con i potenziali rivali. i Suoi Figli e nostri Fratelli. E’ la morale di Erode: uccidere Dio prima che ci spodesti. E per farlo eliminare ogni altro essere umano che si frapponga. Per questo Dawkins non si cura affatto della vita altrui. O sono concorrenti o potrebbero esserlo. Che muoiano. Inoltre siamo onesti, lo fanno già tutti. Vedete? il mondo si converte già al mio Verbo, dice Dawkins, il Dio a sua insaputa. Questo passaggio è sottile. La giustificazione di Dawkins non è il “così fan tutti”. No. E’ “sia fatta la mia volontà” esattamente come fanno tutti. Capite l’Abisso di malvagità?

Opporsi a questo male è un dovere per i credenti. Ma lo è, paradossalmente, molto di più per gli atei. Davvero barattereste un Dio di bontà e perdono con un Dio mostruoso che vi vuole cloni in miniatura del proprio debordante ego? Io direi di no. Dopotutto nemmeno voi volete qualcuno che vi condanni. Dopotutto voi siete già la vostra legge. Dopotutto nemmeno voi volete pericolosi concorrenti. Vedete? Dopotutto vivete nel suo stesso Abisso…

Luca Rampazzo

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