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giovedì, 18 Aprile, 2024

ISLAM ED INNOVAZIONE, una sfida impossibile?

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Il termine innovazione è qualcosa che già fa mettere di buon umore un occidentale solo a sentirlo pronunciare.

Ad un musulmano, invece, generalmente fa gridare all’apostasia!

In arabo il termine è tradotto con la parola bid’a e l’uso più comune che se ne fà è associarla in senso dispregiativo a qualcuno che vorrebbe anche di poco sottoporre ad una interpretazione più soft i dettami della religione islamica.

E’ bid’a non si può fare!

Sei bid’a, non è possibile anche solo pensare di innovare l’Islam e la Shari’a!

Se a dirti ciò è un morigerato musulmano integrato di un paese occidentale, te la puoi cavare con una romanzina od una forma di ostracismo nei tuoi confronti da parte sua, se invece a fartelo presente è un bellicoso wahabita nel suo paese d’origine puoi anche cominciare a preoccuparti sul serio.

Se poi, puta caso, gli viene anche in mente che oltre a bid’a sei pure shirk ossia un individuo che tende ad associare Dio con altro, qualsiasi cosa d’altro, beh … occhio alla testa.

Per essere un’associazionista agli occhi di un musulmano wahabita, basta che tu per rivolgerti a Dio usi un intercessore, come quando, ad esempio, noi cristiani per rivolgere una preghiera o una invocazione al Signore ci avvaliamo della mediazione di un Santo o della Madonna, venerandoli.

Questo è shirk per un musulmano wahabita ed è apostasia e fa rischiare e spesso saltare la testa di chi ne viene accusato, non solo in ambito wahabita a dire il vero, ma anche in ambienti sunniti tipo quelli che formano il cosiddetto Stato Islamico dell’Iraq e del Levante.

Chi di noi ha avuto lo stomaco di guardare fino in fondo uno dei tanti video disponibili sulla rete che testimoniano la pratica di decapitare miscredenti, innovatori, associazionisti? musulmani che decapitano musulmani, non parlo nemmeno degli ostaggi occidentali simbolo, a lor modo di vedere le cose, dello strapotere e dell’occupazione straniera dell’umma islamica.

Chi di voi ha avuto lo stomaco di guardare fino alla fine?

Perchè delle bestie simili continuare, però, a chiamarli musulmani? L’Islam è una religione di pace dicono in alcuni, compresi gli stessi musulmani che ne sono le prime vittime di queste belve.

Perchè, oltre a prendere le distanze da tali efferatezze, questi musulmani buoni non rinnegano chi le pratica alla stregua di un miscredente?

Perchè non si può dire miscredente a nessuno, dice il Corano, che pronunci la Shahadah _ Non vi è divinità all’infuori della divinità e Maometto ne è il Profeta!

E i militanti dell’ISIL la pronunciano, anche durante la mozzatura di teste, non si sente altro in quei video oltre alle urla strazianti dei malcapitati.

Nessun musulmano può dire ad un militante dell’ISIL: tu sei un miscredente, tu hai rinnegato l’Islam che è una religione di pace, nessuno di questi glielo può dire e si guarda bene dal farlo perchè non è vero, non hanno rinnegato nulla ed al massimo di negativo, per un altro musulmano possono essere ‘compagni che sbagliano’.

Potrebbero persino, i musulmani ‘buoni’, come nel caso dei curdi musulmani, arrivare a combatterli, ma mai a poterne dichiarare l’infedeltà all’Islam senza essere fuori loro stessi dall’islamismo.

Il loro, al massimo, è sempre un problema in seno all’Ijtihad (l’interpretazione del Corano) mai alla sua sostanza, dovessero cadere anche tutte le teste in un continente.

Vuoi stare mille anni in pace con un musulmano? Segui la Shari’a, che ci vuole?

Cristiano Mario Sabbatini

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