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mercoledì, 24 Aprile, 2024

Cervia e gli ombrelli per i nidi delle rondini

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di Veronica Graf

“San Benedetto, una rondine sotto il tetto”, recita un antico proverbio. La storia del rapporto tra l’essere umano e le rondini si perde nella notte dei tempi. Una storia che parla di un patto silenzioso, fatto di ospitalità da una parte, e pulizia dagli insetti e dai parassiti dall’altra.

Ma purtroppo l’uomo non ha sempre avuto rispetto per questi volatili, nel tempo anche le rondini sono andate via dai centri abitati, l’uomo ha reso il loro habitat invivibile, mettendo a rischio uno dei tanti equilibri per la natura. Poi però accadono delle cose che rincuorano gli animi di chi ha una coscienza green spiccata.

A Cervia, la piccola cittadina romagnola conosciuta per il suo ottimo sale, nel mercato comunale i commercianti per supportare la nidificazione di questi uccelli, hanno messo degli ombrelli colorati a testa in giù per tutelare i nidi che le rondini hanno fatto spontaneamente. Il mercato si trova proprio di fronte al molo, luogo per antonomasia di pescherecci, gabbiani e pescato.

Qui il legame tra uomo e natura è arcaico, qui l’uomo rispetta ancora la natura perché da essa ne trae vita e sostentamento. E così i commercianti hanno appeso degli ombrelli colorati sotto il nido delle rondini, per raccoglierne il guano e rallegrare, al tempo stesso, l’atmosfera del mercato coperto. Un gesto che testimonia l’importanza di un rapporto stretto e di cooperazione tra l’essere umano ed il mondo naturale.

Quello che si è via via perduto e che, come per magia, la terribile vicenda Covid, ha saputo riequilibrare, in fondo si è letto spessissimo di come la natura quando l’uomo era chiuso in casa, invece si sia riappropria di spazi perduti e di un’energia vitale. La storia del patto tra l’uomo e le rondini diventa così una brillante metafora per ripensare il rapporto con l’ambiente e l’ecosistema.

Purtroppo, anche se sembra impossibile, persino le rondini non solo sono diminuite, ma in molte aree italiane sono quasi scomparse. Le stalle tradizionali che un tempo erano il luogo preferito da questi cacciatori di insetti, sono state sostituite da moderne stalle per l’allevamento intensivo. La prevalenza di monocolture, la scomparsa di siepi e filari, hanno allontanato le rondini dai nostri territori. Poi per fortuna la natura è più intelligente e tenace ed ecco che ricompaiono spontaneamente le rondini e i loro nidi ad un mercato rionale.

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