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venerdì, 29 Marzo, 2024

Camminare fa benissimo: ecco le nuove teorie dell’Università di Princeton

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di Veronica Graf

Camminare è l’attività motoria più democratica del mondo: si
pratica ovunque, quando si vuole, non ha tempi prestabiliti e
soprattutto è gratuita e ha molteplici benefici.

Dopo il lockdown, tutti hanno sentito il bisogno di tornare a camminare, di tornare a stare a contatto con l’ambiente esterno anche per un discorso di
benessere psicologico.

Uno dei migliori rimedi naturali contro tristezze, depressioni, nervosismo o stanchezza mentale è proprio una passeggiata. È noto che l’esercizio fisico, e in particolare la deambulazione, è un’ottima terapia per il trattamento della depressione e dell’ansia. È stato dimostrato che la camminata
prolungata favorisce il rilascio di endorfine, ormoni che ci rendono
felici e rilassati riducendo la produzione di cortisolo, l’ormone dello
stress.

Inoltre, i neuroscienziati dell’Università di Princeton credono che
l’impatto di una camminata sana vada oltre la normale produzione
di alcuni neurotrasmettitori e credono che la camminata regolare
possa persino contribuire alla rigenerazione del cervello aiutandoci
a risolvere i problemi quotidiani.

Questi ricercatori hanno analizzato dei gruppi di persone: un
gruppo di persone attive e l’altro con vita sedentaria, e dopo aver
camminato, gli scienziati hanno analizzato il loro cervello e hanno
scoperto che in coloro che erano fisicamente attivi, sono stati attivati
alcuni neuroni che hanno inibito l’attività delle cellule nervose
eccitate.

Camminare migliora il meccanismo di inibizione che impedisce alle
cellule nervose di diventare iperattive.
Ma attenzione, camminare su un tapis roulant tra le mura di una
palestra, in città non è la stessa cosa che farlo in mezzo alla natura.

Neuroscienziati della Heriot Watt University hanno osservato
l’attività cerebrale di 12 persone che hanno camminato in contesti
diversi per 25 minuti in un centro commerciale, su un prato e in una
strada trafficata. L’elettroencefalogramma mobile ha monitorato
emozioni e condizioni come frustrazione, meditazione, entusiasmo
e attenzione.

Hanno poi scoperto che il rilassamento e la meditazione erano più
intensi quando i soggetti camminavano in spazi verdi.
Sarebbe quindi salutare ritagliarsi anche solo una piccola parte della
giornata per dedicarsi a camminare ovunque si voglia.

Anche perché sicuramente molti momenti che dedicate ad altro (come uso
di social e così via..) potrebbero essere saggiamente rimpiazzati con
una bella passeggiata…

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